Ordinato sacerdote 29 giugno 1862. Uomo molto attivo, zelante per la salvezza delle anime e di una solida vita spirituale, era uno dei preti più stimati dal clero di Pechino. Fu molto apprezzato come professore di teologia e come predicatore al popolo. Il giorno dell'Assunzione del 1900, alle 5 del mattino il Padre D'Addosio celebrò la Santa Messa, poi disse ai cristiani presenti alla celebrazione:" Se qualcuno vuole essere martirizzato mi segua." Salito su un asino e accompagnato da due cristiani, andò fino alla Chiesa di Nant'ang, sua antica parrocchia dove non avendo trovato che rovine si mise a piangere. Verso l'una del pomeriggio, mentre andava verso Pe-tang per incontrare il vescovo, s'imbatté con una banda di Boxers che tiravano dei colpi di fucile verso di lui. A sentire gli spari il suo asino s'imbizzarrì e lo fece cadere a terra, nel frattempo i due cristiani che lo accompagnavano, impauriti se ne fuggirono. Allora da una bottega vicina uscirono diversi pagani che colpirono il missionario con dei bastoni. Uno dei soldati avvicinatosi lo minacciava con la baionetta mentre lui li scongiurava chiedendo che avessero pietà di lui e diceva:" Io sono un buon uomo, sono arrivato in Cina da molti anni, non per altri motivi, ma con l'unico motivo di propagare la religione cattolica." E nella speranza di essere risparmiato porgeva loro il suo orologio dicendo: " Quest'orologio è d'oro". Ma i soldati sperando di ricevere la taglia di 50 taels che era stata posta su di lui a chi avrebbe catturato il grande "diavolo", come veniva chiamato, gli legarono i piedi e le mani e lo portarono fino al palazzo Zehang-wang-fou. Dove non si sa cosa gli abbiano fatto. Quello che è certo è che fu massacrato poco dopo. Il Processo di Beatificazione dei Padri Dorè, D'Addosio e Garrigues fu aperto a Pechino il 6 novembre 1936 (ma poi per l'avvicendarsi degli avvenimenti non è ancora stato ripreso).
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