Sozomeno è il solo storico che menzioni Nicarete. Originaria di una grande famiglia di Nicomedia, era venuta a Costantinopoli durante il governo di s. Giovanni Crisostomo (398-404) di cui si guadagnò la stima e l'affetto; ma alle cariche che egli voleva affidarle (diaconessa, superiora di un gruppo di vergini della Chiesa) ella preferì la vita ritirata e umile. Quando Giovanni Crisostomo fu espulso per la prima volta, ella venne privata della maggior parte dei suoi beni; utilizzò tuttavia il poco che le era rimasto per opere di carità, specialmente verso i malati. Quando nel 404 scoppiò la persecuzione contro i partigiani di Giovanni Crisostomo, Nicarete lasciò Costantinopoli. Si ignora la data e il luogo della sua morte. Né in Oriente, né in Occidente questa santa è stata menzionata nei calendari; C. Baronio per primo l'introdusse alla data arbitraria del 27 dic. nel Martirologio Romano.
Autore: Joseph-Marie Sauget
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