† 1950
San Serafino Sobolev fu uno degli ultimi vescovi consacrati liberamente in Russia poco dopo la Rivoluzione, si trasferì in Bulgaria, dove diresse le comunità monastiche dei russi in esilio. E' noto per la sua vita ascetica e per le sue opere teologiche (una refutazione del sofianismo di Bulgakov, e una difesa del vecchio calendario, che sostenne alla sessione del sinodo della Chiesa Ortodossa Russa a Mosca il 4 luglio 1948 a Mosca). Il santo gerarca Serafim Sobolev, arcivescovo metropolita di Sofia, patì il martirio in odio alla fede per mano del regime comunista bulgaro. E' sepolto nella chiesa russa di Sofia (San Nicola). La canonizzazione ha avuto luogo nel 2002 da parte della Chiesa Bulgara di Vecchio Calendario (Vescovo Fozio di Triaditza), e non da parte del Patriarcato di Bulgaria, cosa che mette certamente un po' di confusione nella venerazione. Il santo è certamente morto in comunione con la Chiesa di Sofia e di Mosca, ma è canonizzato solo da quelli che non sono in comunione con entrambe le chiese. Ancora nel dicembre 2004, il Patriarca russo Alessio II rispondeva in un'intervista riconoscendo la venerazione dell'Arcivescovo Serafino da prte dei fedeli in Bulgaria, ma ricordando che la commissione sinodale del Patriarcato di Mosca non aveva ancora valutato il suo caso.
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