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Beata Regintrude di Nonnberg Badessa
Festa:
26 maggio
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† 750 ca.
Figura enigmatica tra le badesse di Nonnberg, Regintrude emerge dai testi storici come una personalità di grande spessore, avvolta in un alone di mistero e devozione. La sua collocazione temporale è incerta, stimata nell'VIII secolo, e la sua vita si intreccia con la fondazione del monastero di Tittmoning, di cui si presume sia stata la benefattrice. Tuttavia, la fama di Regintrude trascende il suo ruolo storico. Attestata già dal XIV secolo, la sua venerazione come beata si consolida nel corso dei secoli, alimentata da opere d'arte, miniature e inclusioni liturgiche. Un culto locale, autorizzato ufficialmente nel 1613, perpetua il suo ricordo nella comunità di Nonnberg, dove ancora oggi si celebra il suo anniversario con riti devozionali e opere di carità.
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Secondo il libro delle confraternite di san Pietro di Salisburgo, Regintrude (ted. Regintrud) era la quarta badessa di Nonnberg. Bisognerebbe dunque collocarla al secolo VIII. Per semplice congettura, la si è identificata con «Regentrudis regina et fundateix nostri monastero san Erentrudis», menzionata il 26 maggio dal necrologio di Nonnberg, che data dal secolo XV, ma che riproduce degli elementi dei secoli XI e XII. Un diploma dell’arcivescovo Corrado, del 9 giugno, indica anche che Regintrude era la donatrice del monastero di Tittmoning. San Riezler dichiara inoltre, ma senza alcuna prova, che Regintrude era stata fatta sposa del duca Teodoro (altri dicono Teoberto). Comunque, il titolo di regina, che la tradizione le accorda, si giustificherebbe se la badessa fosse semplicemente principessa di sangue reale.
Nella cripta in cui si trova la tomba di santa Erentrude è disposto di fronte a quest’ultima un sarcofago di pietra che, dicono, contiene le ossa di Regintrude.
La venerazione della beata è attestata dal secolo XlV. Una statua di Regintrude che data dalla fine del secolo XIV è conservata nel monastero, come una scultura della fine dell'epoca gotica rappresentante la beata e che si trova in capo al coro delle monache. Una miniatura del 1480 circa riproduce l’immagine di Regintrude accanto a quella di san Benedetto e di santa Erentrude. Nel XV secolo il suo nome si trovava ancora nelle litanie e fu istituita una fondazione con l’intento di far ardere una lampada sulla sua tomba. Infine, nel 1613, una visita episcopale autorizzò il culto pubblico della badessa, ma solamente a Nonnberg. Tuttavia, l’anniversario della beata, con orazione propria, continuò ad essere celebrato al 26 maggio, accompagnato fino alla nostra epoca, dalla distribuzione di elemosine ai poveri.
Autore: Rombaut van Doren
Fonte:
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