† 1121
Monaco dell’abbazia benedettina di Hirsau, Erminoldo venne nominato abate di Prufening dal vescovo Ottone di Bamberga. Morì nel 1121 a causa delle percosse subìte da un suo confratello, contrario al fatto che Erminoldo avesse vietato allo scomunicato Enrico V l’ingresso nel monastero. I suoi resti furono riesumati nel 1283. L’Ordine Benedettino lo festeggia il 6 gennaio.
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Affidato fin da 'bambino al monastero di Hirsau, divenne un perfetto discepolo dell'abate Guglielmo, da cui mutuò specialmente la sua incondizionata fedeltà alla Chiesa e alla regola monastica. Per la sua virtù e riconosciuta fedeltà agli ideali di Hirsau, fu scelto nel 1106 dal vescovo Gebhard di Spira, allora anche abate di Hirsau, per restaurare l'abbazia di Lorsch, che però dovette abbandonare dopo un anno, morto ormai il vescovo Gebhard. Nel 1114 fu nominato dal vescovo Otto di Bamberga priore del monastero di Prufening, da lui fondato nel 1109; nel 1117 ne divenne abate. Nel governo del monastero Erminoldo diede prova di grande pietà e carità verso i poveri e di incrollabile fermezza anche di fronte ai prìncipi. Il suo rigore, però, provocò lo scontento di alcuni fra i suoi monaci, da uno dei quali venne una volta duramente colpito alla testa; ne morì pochi giorni dopo, il 6 gennaio 1121, all'ora da lui stesso preannunziata. Fu sepolto nella chiesa del monastero e presso la sua tomba ottennero la guarigione parecchi ammalati. Un primo accenno di culto si trova nella prima metà del sec. XIII; la venerazione al sepolcro perdurò fino alla secolarizzazione del monastero.
Autore: Alfonso M. Zimmermann
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