Lille, Francia – 1120 circa – Citeaux, Francia, 6 luglio 1202
Filosofo e teologo, soprannominato “doctor universalis”, nacque a Lilla intorno al 1120. Fu professore di grido a Parigi e Montpellier, tanto che per la sua dottrina eccelsa venne considerato un essere superiore, alla stregua di Alberto Magno. Prese l’abito di converso a Citeaux, dove condusse vita esemplare e dove morì il 6 luglio 1202. Non si hanno tracce di una venerazione del suo sepolcro né di altra manifestazione di culto. L’Ordine Benedettino lo festeggia il 30 gennaio.
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Filosofo e teologo, soprannominato « Doctor universalis », nacque a Lilla ca. il 1120; fu professore di grido a Parigi e a Montpellier; prese quindi l'abito di converso a Citeaux, dove condusse vita esemplare; ivi morì il 6 lugl. 1202. Non è da confondere con l'omonimo vescovo di Auxerre (+ 1185). Profondo assimilatore di dottrine platonico-aristoteliche, in gran parte attinte a Boezio, piuttosto che pensatore originale, fu seguace di Gilberto Porretano, ma immune da contatti con l'aristotelismo spagnolo e arabo. Eclettico in filosofia, è apprezzato come teologo per l'esposizione delle massime teologiche in forma aforistica, che lo distingue dalle contemporanee trattazioni. Gettò inoltre le basi della terminologia teologica del suo tempo e polemizzò con una certa foga dialettica, ma senza un vero rigore razionale. Condusse il suo sforzo di sistemazione del sapere anche in opere in versi, e congiunse l'erudizione e l'acume alla pietà. Le sue opere (in PL, CCX) si possono suddividere in: - Scritti filosofico-teologici : Contra haereticos, in 4 II. (contro i catari, i valdesi, gli ebrei, i maomettani) : espone le tesi avversarie e le confuta alla luce dell'ortodossia, con argomenti ora fideistici ora logici; Regulae de sacra theologia (anche Regulae caelestis iuris ovv. Maximae theo-logiae) : serie di massime intorno a Dio, ai doveri morali, alle cause (conobbe Io pseudo-aristotelico De causis); Distinctiones dictionum theologicarum : repertorio alfabetico di termini, con spiegazioni letterali e metaforiche; Summa de arte praedicatoria: trattato normativo con esempi; oltre a Sermoni, a un De sex alis Cherubini, a una Elucidatio in Cantica canticorum, traboccante di devozione alla Vergine, a un Liber poenitentialis d'interesse canonico, e ad altri scritti isolati o frammentari. - Scritti poetici : Anticlaudianus : poema apolo-getico-enciclopedico in discreti esametri, a imitazione e confutazione dell'In Rufinum di Claudio Claudiano (secc. IV-V), assai fortunato nel Medioevo, ripetutamente commentato e — sembra — non privo d'influssi su Dante; De planctu natu-rae : attacco satirico polimetro, con parti in prosa, contro alcuni vizi personificati in allegorie; Doctrinale minus (o liber parabolarum) : antologia di parabole in distici elegiaci, anch'essa fortunata nel Medioevo. Alcuni scritti attribuiti ad Alano non sono suoi : in primo luogo il Liber de arte catholicae fidei (dov'è applicato il metodo matematico-deduttivo), di cui è probabile autore Nicola di Amiens. L'eccezionale dottrina di Alano lo fece considerare un essere superiore, alla stregua di Alberto Magno, e favorì la nascita d'una idealizzazione leggendaria. Non si hanno tracce d'una venerazione del suo sepolcro né d'altre manifestazioni di culto, ma egli è compreso nella Brevis quorundam sanctorum et beatorum sacri Cisterciensis ordinis enumeratio dell'abate Jean de Cirey (Digione 1491) e nei martirologi cistercensi e benedettini al 30 genn. e poi al 16 lugl. La sua immagine, che ricorre nell'iconografia di alcune chiese cistercensi, è in Ranbeck, Kalendarium Annuale Benedictinum, Augusta 1677, al 30 gennaio.
Autore: Alfonso M. Zimmermann
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