Secondo Gregorio di Tours, nel 576 nella diocesi di Le Mans sorgeva il monastero detto Anille (oggi St-Calais) eretto in onore di Carileffo, vissuto, sembra, nel sesto secolo. In realtà, dalle scarse notizie in possesso, si può rilevare che Carileffo non fu il fondatore e neppure l’abate, dal momento che forse conduceva vita eremitica nei pressi di quel luogo. Al tempo delle invasioni normanne i resti di Carileffo furono trasferiti a Blois e poi riportati a St-Calais nel 1663. L’Ordine Benedettino lo festeggia il 4 luglio.
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Secondo Gregorio di Tours (Histo-ria Francorum, V, cap. 14), nel 576, nella diocesi di Le Mans, presso il fiume Anille, sorgeva il monastero detto Anille (Anisola o Anninsola; oggi St-Calais) eretto in onore di Carileffo, vissuto, sembra, nel sec. VI. Delle tre Vitae di C. pervenuteci, una è senza valore, mentre le altre due furono redatte nel sec. IX, in epoca, cioè, molto posteriore a quella in cui visse il santo. In un diploma di Clodoveo III del 693 si parla di un monastero costruito in onore del « pio Carìlefus, confessore », e in un testo di Dagoberto III, databile tra il 712 e il 715, Carileffo è definito « beatissimo », mentre un altro diploma del 752 lo chiama santo. Secondo la tradizione leggendaria, Carileffo, monaco a Ménat, avrebbe poi lasciato l'Alvernia assieme a s. Avito, si sarebbe recato nel Sologne e nel Perche e avrebbe infine fondato il monastero di Anille. In realtà, dalle scarse notizie certe che mettono Carileffo in relazione con questo monastero, si può ricavare che egli non ne fu il fondatore e neppure l'abate, dal momento che esso fu eretto in suo onore: forse il santo conduceva vita eremitica nei pressi del luogo ove sarebbe poi sorto il monastero. Al momento delle invasioni normanne i resti di Carileffo furono trasferiti a Blois e poi riportati a St-Galais nel 1663. La sua festa ricorre al 4 lugl. nel Proprio di Le Mans.
Autore: Pierre Villette
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