Saverne, Alsazia, 12 aprile 1804 - Parigi, 2 febbraio 1852
Nato da genitori ebrei in Alsazia nel 1804, Giacobbe Alberione fu battezzato Francesco nel 1826, dopo la conversione al cattolicesimo di due dei suoi fratelli. Entrò nel seminario di San Sulpizio nel 1827 e fu ordinato sacerdote nel 1841. Animato da ardente spirito missionario, fondò la Congregazione del Cuore di Maria per le missioni in Africa e la Congregazione del Santo Spirito, inviando missionari in Africa e nei possedimenti francesi. Morì a Parigi nel 1852 a soli quarantotto anni.
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Nacque a Saverne, in Alsazia il 12 aprile 1804, da genitori ebrei, noti per la carità verso i poveri, e alla circoncisione ricevette il nome di Giacobbe. Giovinetto fu inviato dal padre Lazzaro, rabbino della provincia, all'alta scuola di Metz per compiervi la sua educazione rabbinica e vi si fece notare per acuto ingegno e straordinaria memoria.
La conversione al cattolicesimo del fratello maggiore prima; e di due altri poi, scosse il suo spirito, mentre la lettura dell'Emilio del Rousseau gli apri più vasti orizzonti. Il 25 dicembre 1826 abbracciòla fede cattolica e fu battezzato col nome di Francesco. L'anno dopo entrò nel seminario di S. Sulpizio, vincendo la forte resistenza paterna e passò poi al seminario d'Issy, ove rimase sette anni. Inviato a Rennes, fu maestro dei novizi della Congregazione degli Eudisti, ma animato da ardente spirito missionario, si recò a Roma con altri due soci, con i quali pensò ad una fondazione religiosa. In un pellegrinaggio a piedi a Loreto, guarì da una grave forma di epilessia che lo tormentava da tempo. Ordinato sacerdote ad Amiens ii 18 settembre 1841, poté attuare il suo desiderio missionario fondando la Congregazione del Cuore di Maria per le missioni in Africa, alla quale poi si unI quella del Santo Spirito, fondata a Parigi nel 1703 da p. Desplaces, la cui esistenza era allora fortemente minata. Diresse il nuovo Istituto con somma prudenza ed energia, inviando missionari in Africa e nei possedimenti francesi. Morì a Parigi il 2 febbraio 1852 a soli quarantotto anni di età.
Il 10 agosto 1910 s. Pio X approvò l'eroicità delle sue virtù.
Autore: Silverio Mattei
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