XI-XII sec.
Rosamunda di Blar, sposa di Giovanni, signore di Vernon, fu madre di san Adiutore al quale dette un’accurata educazione cristiana. Adiutore divenne poi un monaco benedettino e in seguito vescovo di Chartres, noto per la sua santità e le sue opere di carità. Non fa meraviglia quindi se fu presto onorata come beata e commemorata al 30 aprile insieme al figlio nelle diocesi di Chartres, Evreux e Rouen.
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La Beata Rosamunda di Blar, vissuta presumibilmente tra l'XI e il XII secolo, fu una nobile donna, moglie di Giovanni, signore di Vernon, e madre di Sant'Adiutore. La sua fama deriva dalla sua profonda fede cristiana e dall'esemplare educazione impartita al figlio, che divenne un monaco e vescovo venerato. Sebbene le informazioni biografiche su di lei siano scarne, la sua devozione e il suo ruolo di madre esemplare le hanno valso la beatificazione e la commemorazione liturgica il 30 aprile nelle diocesi di Chartres, Evreux e Rouen.
Nata a Blar, in Francia, Rosamunda proveniva da una nobile famiglia. Sposò Giovanni, signore di Vernon, e dal loro matrimonio nacque Adiutore. Rosamunda si distinse per la sua pietà e il suo impegno religioso, che trasmise al figlio fin dalla giovane età. Ella si dedicò alla sua famiglia e alla cura dei poveri e dei bisognosi, diventando un modello di carità cristiana.
Grazie all'influenza e all'insegnamento di Rosamunda, Adiutore sviluppò una profonda fede e una sincera vocazione religiosa. Ella lo incoraggiò a seguire la sua vocazione e lo sostenne nel suo percorso di formazione spirituale. Adiutore divenne un monaco benedettino e in seguito vescovo di Chartres, noto per la sua santità e le sue opere di carità.
Dopo la sua morte, Rosamunda fu presto venerata come beata per la sua vita virtuosa e l'influenza positiva esercitata sul figlio. Il suo culto si diffuse principalmente nelle diocesi di Chartres, Evreux e Rouen, dove la sua memoria viene celebrata il 30 aprile insieme a quella di Sant'Adiutore.
Autore: Franco Dieghi
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