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San Glunsalach Monaco di Glendalough
Festa:
3 giugno
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Figlio, con una certa probabilità, di Costa-mhail di Sliabh Fuaid (nelle vicinanze di Newton Hamilton, contea di Armagh), Glunsalach, il cui nome significa « dal ginocchio sporco », infestava come fuori legge la strada reale di Midhluachair che dava accesso a Tara dall'Irlanda del Nord. Pentitosi della sua vita irregolare, Glunsalach si recò a confessare i suoi peccati da s. Kevino, nel monastero di Glendalough, e li rimase fino alla morte, venendo poi seppellito accanto a Kevino stesso.
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Nato con ogni probabilità da Costa-mhail nella zona di Sliabh Fuaid (vicino a Newton Hamilton, contea di Armagh), Glunsalach acquisì il soprannome "dal ginocchio sporco" per il suo stile di vita dissoluto. Si rese protagonista di atti di brigantaggio lungo la strada reale di Midhluachair, un'importante via di comunicazione che collegava Tara all'Irlanda del Nord. La sua condotta criminale rappresentava una minaccia per la sicurezza e l'ordine pubblico dell'epoca.
Tuttavia, un evento determinante cambiò il corso della vita di Glunsalach. Profondamente pentito delle sue azioni, si recò presso il monastero di Glendalough, guidato da San Kevino, per confessare i suoi peccati. Kevino, figura di grande levatura spirituale, accolse Glunsalach con misericordia e lo guidò lungo il cammino della redenzione.
Abbandonando definitivamente la sua vita da fuorilegge, Glunsalach abbracciò la vita monastica a Glendalough. Sotto la guida di Kevino, si dedicò con fervore alla preghiera, allo studio e al lavoro manuale, divenendo un monaco esemplare. La sua conversione e la sua dedizione alla vita religiosa rappresentano un potente messaggio di speranza e riscatto.
Glunsalach trascorse il resto della sua vita a Glendalough, dedicandosi interamente alla sua fede e alla sua comunità. Alla sua morte, avvenuta in data incerta, fu sepolto accanto al suo mentore spirituale, San Kevino. La sua figura e la sua storia di redenzione trovarono presto riconoscimento nella tradizione agiografica irlandese. Il Martirologio di Tallaght e quello del Donegal lo commemorano al 3 giugno.
Autore: Franco Dieghi
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