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San Lupicino Recluso a Lipidiacum
Festa:
24 giugno
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VI sec.
Descritto come uomo di grande santità, Lupicino trascorse la prima parte della sua vita elemosinando per poi ritirarsi a "vicum Berberensem", oggi Lipidiaco, dove condusse un'esistenza ascetica in un rudere. Circondato da un alone di mistero, si narra che Lupicino vivesse recluso, cibandosi solo di pane passato da un finestrino e dedicando le sue giornate al canto dei salmi e alla penitenza, portando sul capo una pesante pietra. La sua fama di taumaturgo si diffuse rapidamente, attirando presso il suo eremo numerosi malati che egli guariva con il semplice segno della croce. Tre giorni prima della sua morte, previde la sua fine e convocò gli abitanti del villaggio, ai quali rivolse parole di edificazione. Alla sua scomparsa, le sue reliquie divennero oggetto di contesa tra i villaggi di Lipidiaco e Transalium, con quest'ultimo che ebbe infine l'onore di custodirle.
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Tutto quanto sappiamo di questo santo è tratto dalla notizia a lui dedicata da s. Gregorio di Tours nelle sue Vitae Vatrum (13, in PL, LXXI, coli. 1064-67). Secondo Gregorio, il quale aveva ottenuto le sue informazioni da un prete ottuagenario, Lupicino era un uomo di grande santità che andava elemosinando di casa in casa. A metà della sua vita si ritirò « ad vicum Berberensem qui nunc Lipidiaco dicitur » dove si installò tra le mura in rovina e condusse un'esistenza di recluso, nascondendosi alla vista degli uomini.
Gli passavano il pane da un finestrino ed egli cantava i salmi per tutto il giorno, facendo penitenza e portando una grossa pietra sul capo. Molti ammalati andavano a visitarlo ed egli li guariva tracciando su di essi il segno della croce. Tre giorni prima di morire, preannunciò la propria fine a un suo servitore e fece chiamare la gente del vicinato, cui rivolse un discorso edificante.
Dopo la morte le sue reliquie vennero contese tra gli abitanti di Lipidiacum e quelli di un villaggio vicino, chiamato Transaiium. Questi ultimi, alla fine, presero le spoglie del santo e le seppellirono nel loro paese. Lupicino, tuttavia, continuò imparzialmente a compiere miracoli nelle due località. Il villaggio di Transalium, che Gregorio di Tours in un altro passo delle sue opere (Miracula beati Martini, II, 10) pone in Alvernia, deve essere identificato con Trézelles (Allier) e non con Tran-zault o Trésillac (Indre) come alcuni suppongono. Esso è, d'altra parte, situato sulla Besbre (Berbera) il cui nome si ritrova nel vicus Berberensis. Non si è ancora riusciti invece, ad identificare esattamente la posizione di Lipidiacum, che deve comunque trovarsi anch'esso sulla Besbre.
Lupicino visse nel VI sec. e la sua festa è fissata al 24 giugno.
Autore: Philippe Rouillard
Fonte:
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