La Rivoluzione causò disordini ed eccidi gravissimi a Lione. Le prime avvisaglie si ebbero subito dopo il 10 ago. 1792, in occasione dell'elezione del sindaco girondino Nivière Chol. Nel 1793 la reazione federalista assunse in questa città un'ampiezza eccezionale. Ma, investita dalle truppe della Convenzione, Lione cadde nelle loro mani dopo un assedio di due mesi. La Convenzione incaricò allora due suoi rappresentanti, Fouché e Collot d'Herbois, di una missione di rappresaglia, che essi portarono avanti selvaggiamente dal 4 nov. 1793 alla fine di apr. 1794, mentre nella contigua regione del Forez si scatenò il giacobino Javogues dal 15 sett. 1793 al 3 sett. 1794. Nel 1793 Lione fu ribattezzata «Città-affrancata». Il colpo di Stato del 9 termidoro (27 lug. 1794) restituì un po' di pace alla città, ma nel 1795 il Terrore Bianco emulò i massacri giacobini. Nel 1797 l'epurazione politica del Fruttidoro rilanciò la persecuzione. Nel corso di tutti questi avvenimenti il tribunale rivoluzionario e la Commissione militare si comportarono implacabilmente. Centinaia di persone furono messe a morte: un autentico genocidio. La Chiesa ricorda in particolare i nominativi che seguono:
Apre la lista Thomas Merlé de Cestillon. Nacque nel 1747 ad Aiguillon (dipartimento del Lot-et-Garon-ne). Compi i suoi studi a Parigi, dove ottenne la licenza in teologia alla Sorbona. Suo zio, Malvin de Montazet, arcivescovo di Lione, nel 1771 lo volle suo vicario generale, con l'incarico di presiedere il tribunale vescovile. Nel 1788 fu confermato in questa carica dal successore di suo zio. Quando scoppiò la Rivoluzione, si ritirò in Savoia, ma nel 1792 tornò a Lione, dove, in assenza dell'arcivescovo, fu nella clandestinità il pastore di quei fedeli. Il 7 sett. 1792 fu deportato in Savoia, ma il 12 nov. successivo, rientrò in città di nascosto. Il 28 ott. 1793 fu denunciato e arrestato e per più di un mese e mezzo fu tenuto prigioniero in una cantina del palazzo municipale. Il 15 dic. di quell'anno fu condannato a morte dalla Commissione militare e giustiziato. Il 17 febb. 1794 lo avrebbe seguito sul patibolo un altro vicario generale di Lione, il gesuita Gabriel Daniel Dupleix.
Ecco gli altri acquisiti al processo di beatificazione. Le date sono quelle dell'esecuzione: Claude Régny, prete, 9 sett. 1793; Claude Guillermet, prete, 9 sett. 1793; dom Etienne Balley, certosino, 14 genn. 1794; Pierre An-toine Le Brument, prete, 15 dic. 1793; Antoine Perrier, antoniano, 15 dic. 1793; Jean Francois Xavier Roux, eremita di S. Agostino, 16 dic. 1793; Simon de Cotton, prete, 16 dic. 1793; Frangoise Berruyer, vedova Gagnière, 18 dic. 1793; Pierre Aurouze, prete, 21 dic. 1793; Jean-Baptiste Blin, prete dell'Ordine di Picpus, 28 dic. 1793; Claude Rollet, prete, 28 dic. 1793; Francois Cortey, prete, 28 dic. 1793; Alexandre Corneille, canonico, 29 dic. 1793; Philrbert Fraysse, antoniano, 1° genn. 1794; Louis Ambroise Sireude, carmelitano scalzo, 3 genn. 1794; Jacques Roux, laico, 5 genn. 1794; Claude Dumas, prete, 12 genn. 1794; Claude Delorme, prete, 12 genn. 1794; Jean Edmond Ollivier, canonico, 22 genn. 1794; Philibert Duval, premonstratense, 28 genn. 1794; Jean Mativet, prete, 28 genn. 1794; dom Dominique Molière, certosino, 2 febb. 1794; Jacques Poirat, canonico, 2 febb. 1794; dom Gachet, fogliante, 2 febb. 1794; Michel Betron, canonico, 4 febb. 1794; Pierre Rascles, prete, 4 febb. 1794; Louise de Bosson, benedettina, 6 febb, 1794; Vincent Martin, prete, 10 febb. 1794; Marguerite Goyne (sr. Rosalie), canonichessa di S. Agostino, 10 febb. 1794; Louis Bertrandi, recolletto, 17 mar. 1794; Claude Barrier, prete, 18 mar. 1794; Jacques Chappuis, prete, 22 mar. 1794; Marie de Corbeau, benedettina, 22 mar. 1794; Catherine Mannesy, vedova Ponson, 22 mar. 1794; Pierre Bruyère, vicario generale, 3 dic. 1793 (a Feurs, Puy-de-Dóme); Jean Marie Molin, prete, 3 dic. 1793 (a Feurs, Puy-de-Dòme); Guillaume Carton, prete, 3 dic. 1793 (a Feurs, Puy-de-Dòme); Francois Barberot, recolletto, 11 febb. 1794 (a Feurs, Puy-de-Dóme); Jean Joseph Marie Sep-taubre, prete, 17 febb. 1794; Claude Aurouze, laico, 18 genn. 1794; Francois Michallet, laica, 10 febb. 1794; Elisabeth Chataignier, laica, 10 febb. 1794; Louise Chatai-gnier, laica, 10 febb. 1794; Jacqueline Chataignier, laica, 10 febb. 1794; Charles Dominique Ferry, ex coadiutore gesuita, 11 febb. 1794; Jean Martin Rouge, benedettino, 11 febb. 1794; Marguerite Pouteau, laica, 18 dic. 1793; Jeanne Beaupuis (sr. Marie de l'Annonciation), annunziatala, 17 febb. 1794; Jacques Bourbon, prete, 14 mar. 1794; Humbert Rey, prete, 16 mar. 1794; Antoine Robert, prete, 18 mar. 1794; Louise Marmet, laica, 23 mar. 1794; Jean Patural, prete, 10 nov. 1793; Pierre Fraysse, canonico, 17 dic. 1793; Marc Antoine de Noyel, canonico, 19 dic. 1793; Pierre Bourdin, prete, 21 dic. 1793; Cannile de Riveric de la Mouchonnière, canonico, 26 dic. 1793; Jean Bourchalat, prete, 11 genn. 1794; Louis Guinand, lazzarista, 16 genn. 1794; Simon Avé, canonico, 2 febb. 1794; Pierre Goyet, canonico, 2 febb. 1794; André Blanchard, carmelitano scalzo, 2 febb. 1794; Nicolas Laurent, canonico, 4 febb. 1794; Jean Martin de Saint Aubin, canonico, 17 febb. 1794; Joseph Joànin (fr. Eldeboeuf), provinciale degli agostiniani, 14 mar. 1794; Benoit Brizay, laico, 17 mar. 1794; dom Michel Poncet, certosino, 5 apr. 1794; dom Marcel Lottier, certosino, 5 apr. 1794; Anne Vial (sr. Madeleine de la Croix), carmelitana, 5 apr. 1794.
La memoria di questi martiri è sempre viva. Vi hanno contribuito le opere dell'abate Guillon e dell'abate Caron. Per le altre opere rimandiamo alla bibliografia, non senza sottolineare qui la fondamentale importanza di quelle dell'abate Durieux e dell'abate Antonin Pórtallier. Il processo diocesano è stato aperto l'8 lug. 1921. Il 12 ott. 1925 il card. Maurin, arcivescovo di Lione, ha ordinato la ricerca degli scritti.
Autore: Raymond Darricau
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