Secondo tardive leggende copte Abreha e il fratello Asbeha sarebbero stati i primi re etiopi convertiti da s. Frumenzio (morto ca. nel 380) al Cristianesimo. La Chiesa copta ne festeggia la memoria il 1° ott. (nel 4° giorno di paopi) insieme con il re Aizana e il fratello Sazana. Ma, se Aizana, re nel 356, fece erigere ad Aksum iscrizioni che rivelano chiaramente l'indole pagana e se bisogna attendere un re della seconda metà del sec. V, il presunto Tazana (nome di grafia incerta), per leggere ad Aksum iscrizioni votive che esaltino un solo Dio del cielo e del mondo, non si vede come nella corte etiope possa esser penetrato il cristianesimo prima del sec. V. Fu necessario, infatti, che maturassero particolari condizioni politiche, cioè che la dominazione etiope nell'Arabia meridionale, minacciata dalla ostilità dei Persiani, si appoggiasse a Bisanzio, divenendo la protettrice ufficiale del cristianesimo, perché questo sostituisse la religione precedente. Se questa rivoluzione accadde, come testimonia Cosma Indicopleuste nell'ambito del sec. VI, non è chiaro quanto credito si possa concedere ad una notizia che l'anticipa di due secoli.
Autore: Giorgio Eldarov
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