Tranne due antiche fonti, non possediamo altri documenti che siano quasi contemporanei di Rhydderch Hael « il Magnifico » (Hael). Secondo l'operetta del VII sec, conosciuta col titolo di Genealogie Sassoni, Rhydderch Hael fu uno dei quattro re britannici che combatterono contro Hussa, re della Northumbria (ca. 590). Nella Vita s. Columbae (I, 15) di Adamnàn c'è una parte « De rege Roderco filio Tothail qui in petra Cloithe regnavit beati viri prophetia », in cui è detto che Rhydderch Hael era un amico di Columba e che quest'ultimo gli aveva predetto che sarebbe morto di morte naturale, nel suo letto, a dispetto di tutti i suoi nemici. Le genealogie celtiche del tardo Medioevo lo fanno risalire a Massimo l'Usurpatore (Macsen Wledig) e a sua moglie Elena. Rhydderch Hael, figlio di Tuathal Tuath Claidh (Tudwal Tudglud, o, come lo chiama Adamnàn, Tothal) e di sua moglie, l'irlandese Ethni, nacque, fu allevato e battezzato in Irlanda. Fin da giovane fu uno dei capi della comunità cristiana in lotta con quella pagana, nel regno di Cumbria (Strathclyde), che fu sconfitta nella battaglia di Arderydd (ca. 573), ca. cinque miglia a Nord di Carlisle (Westmoreland). Rhydderch Hael quindi si stabili ad Alcluyd (per Adamnàn petra Cloithe o Ail-Cloithe, cioè « rocca di Clyde », odierna Dumbarton). Non abbiamo documenti che testimonino un culto a lui diretto. È stato forse incluso nelle liste dei santi del Galles dell'alto Medioevo, forse perché la Vita di s. Chentigerno di Jocelino lo descrive come un re buono e devoto, che aveva invitato Chentigerno, che si trovava a S. Asaph, per predicare al suo popolo e l'aveva poi incontrato novamente a Hoddan nel Dumfriesshire, dove Chentigerno s'era stabilito per un certo tempo. Si pensa che sia morto nei primi anni del VII secolo.
Autore: Léonard Boyle
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