Vallada, Spagna, 29 novembre 1663 - Xátiva, Spagna, 23 febbraio 1728
Sacerdote professo dell’Ordine della Beata Maria Vergine della Mercede, dedito ad una vita austera e di penitenza, esercitò un intenso apostolato nella predicazione, nell’amministrazione del Sacramento della Riconciliazione, nell’attività assistenziale, che privilegiava gli emarginati, gli orfani, i poveri, i malati, i carcerati, gli zingari e i senza fissa dimora. Fedele al carisma mercedario, seppe diffondere tra i carcerati il Vangelo come strumento di liberazione dalla prigionia dell’emarginazione sociale e del disprezzo. Papa Francesco l'ha dichiarato Venerabile il 13 dicembre 2021.
|
Un autentico testimone di Cristo, questo fu padre Andrea Garrido Perales, nell’ambito del suo ordine, quello dei Mercedari, ma anche a vantaggio dei fedeli delle terre in cui visse e operò. Ne beneficiarono poveri, infermi e carcerati per i quali fu un “padre”. Aiutò pure, in particolare nella città di S. Felipe, numerosi gitani e per i loro figli si adoperò, soprattutto, per istruirli nella fede. Visse nella povertà di una cella monastica, amava stare con gli ultimi, ma al tempo stesso dialogava con i potenti e i dotti. Il suo impegno sociale suscitava unanime ammirazione, ma era anche scomodo ai potenti.
Nato il 29 novembre 1663 in Vallada, nei pressi di Valencia, il Garrido visse in un piccolo borgo di campagna, in un ambiente ricco di fede. Il 18 giugno 1679 fu ammesso nell’Ordine dei Mercedari come novizio di coro, l’anno seguente fece la professione religiosa nel Monastero Reale di El Puig de Santa Maria. Completò gli studi di filosofia scolastica e di teologia e quindi, nel 1686, nella cattedrale di Valencia fu ordinato presbitero. Su indicazione dei superiori proseguì gli studi, fino ad ottenere il titolo di Lettore di Filosofia e Teologia. Tra il 1691 e il 1695 insegnò presso il convento di Elche; nel 1694 fu anche nominato maestro dei novizi a Orihuela, carica che tenne fino al 1705. Negli stessi anni incoraggiò la popolazione a completare la grande chiesa barocca di Vallada, dedicata all’apostolo Bartolomeo, la cui costruzione era iniziata nel 1564. Nel 1699 ottenne dal Maestro Generale dell’Ordine il grado di “presentato”, qualifica che i Mercedari davano ai confratelli con il grado di maestro in Teología. Veniva per questo chiamato "Pare Presentat". Nel 1714 fu nominato rettore del Collegio di San Pietro Nolasco di Valencia; nel 1717 fu eletto superiore del convento di San Felipe di Xátiva. Presentò le dimissioni nel 1719, ma rimase in quella città fino alla morte. Grande devoto della Madonna, che indicava mediatrice di grazie, trovò sempre un valido sostegno dall’adorazione del SS. Sacramento e nel contemplare il crocifisso.
Ammalatosi, sopportò pazientemente la sofferenza. Morì il 23 febbraio 1728, all’età di 64 anni. Alle esequie partecipò una folla enorme e subito fu oggetto di venerazione. Il suo corpo fu deposto nella cripta comune della chiesa, ma ebbe poi una sepoltura particolare nel 1734. La sua città natale gli ha dedicato un monumento, mentre dal 2002 è in corso il processo di beatificazione.
Autore: Daniele Bolognini
|