Nacque dalla famiglia Gallo, molto legata agli Oblati, specialmente al padre Reynaudi, l'11 novembre 1817. Terminati gli studi filosofici e teologici fu ordinato sacerdote alla Consolata il 18 dicembre 1841. Nonostante la sua salute un po' vacillante nel 1843 fu destinato alle missioni. Con lui dovevano partire il padre Balma e altri sei chierici. Dopo una breve sosta a Roma per ottenere le facoltà e le dispense necessarie e l'udienza con il papa Gregorio XVI° al palazzo del Quirinale, il 4 agosto 1843 da Civitavecchia partirono per l'India. Arrivarono a Madras il 25 marzo 1844. L'affascinante viaggio dei missionari è raccontato dal p. Gallo stesso nel manoscritto Itinerario da Torino alle Indie Orientali per via d'Egitto, datato Torino 1834, e nella raccolta delle lettere mandate ai vari padri e amici durante il viaggio che porta il medesimo titolo, edita nel 1843.
Padre Gallo rimase in missione tre anni: un anno e mezzo a Madras e il resto in Ava e Pegù. Raccolse molte notizie storiche, geografiche e di costume che poi inserì nella sua Storia del Cristianesimo nell'impero barmano, uscita a Milano nel 1863.
Nel 1846 per ordine dei medici tornò in Italia. Giunse al santuario della Consolata (Torino) il 21 aprile 1847 e partì per Nizza il 4 dicembre successivo. Tornato alla Consolata il 12 aprile 1849, nel 1851 fu nominato procuratore delle missioni, carica che tenne per tre anni. Nel 1855 fu fatto superiore dell'ospizio di Milano. Vi rimase per un anno circa, e per due anni nella poca distante Legnarello.
A Milano fu apprezzato come Cappellano e direttore di spirito delle Suore Canossiane. Durante quel tempo ebbe tutto il tempo per consultare l'archivio dei Padri Barnabiti a Monza per la sua Storia del Cristianesimo nell'impero birmano che stava scrivendo. Ritiratosi a Nizza fece ancora in tempo a finire la sua opera e di dare il via alle stampe. Morì all'età di 46 anni.
Autore: Oblati di Maria Vergine
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