“Per poter condividere con gli uomini
è urgente condividere con Dio:
preghiera, meditazione, Eucaristia (appunti di Ersilia):
è questa l’eredità spirituale lasciata a tutta l’Azione Cattolica e alla Chiesa diocesana da Ersilia Peristelli, socia instancabile di AC, madre premurosa e coraggiosa, educatrice attenta, donna esemplare nello spendersi per il bene comune e nel servizio ai poveri e agli ultimi.
Ersilia Peristelli nasce a Termoli il 5 febbraio 1913 e nel mese successivo, il 9 marzo, la comunità parrocchiale della Cattedrale la accoglie con il Battesimo.
Sono le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, che operano nell’Istituto Gesù e Maria di Termoli, a curare la sua formazione spirituale, umana e culturale guidandola all’incontro con Gesù Eucaristico.
Figura di riferimento per la maturazione della sua fede negli anni giovanili è senz’altro don Biagio D’Agostino, già assistente di AC sia in diocesi che in parrocchia, che le affida nel 1929 la guida del gruppo G.F. Ersilia accetta con entusiasmo, condividendo con tante altre sue coetanee il fervore spirituale di una vita spesa per la formazione di tanti ragazzi, per l’animazione liturgica e per l’impegno culturale.
Dal 1936, nella parrocchia di S. Antonio di Padova di Termoli, continua la sua collaborazione con don Biagio D’Agostino, negli anni in cui questi sarà nominato vice assistente nazionale della Gioventù Femminile.
Dopo il matrimonio con Tommaso Casolino nel 1940 la sua vita è allietata dalla nascita di sette figli. La maternità, esperienza di servizio, di attenzioni e di cure domestiche, non toglie slancio al suo impegno formativo e missionario nell’Associazione.
Punto forte di tale impegno è la comunione dei cuori in Gesù.
L’ideale evangelico nel quale crede fortemente è educare alla fraternità, ritessere rapporti scuciti, dimostrare la praticabilità dell’unità con l’aiuto della grazia di Dio. L’amore per i poveri, i malati, i moribondi e soprattutto per le famiglie bisognose, vissuto con discrezione, umiltà e generosità, è testimoniato da chi ha ricevuto le sue attenzioni.
Nel 1958 viene nominata segretaria diocesana; affianca l’opera dell’assistente don Giulio Di Rocco, che ha sostituito mons. Biagio D’Agostino.
Anche negli anni del Concilio Ersilia è pronta con il suo entusiasmo a ridare slancio alla vita dell’Associazione e della Chiesa rinnovando il suo impegno di laica e di credente nella vita sociale e parrocchiale.
Nel 1967 suo nuovo campo di azione è la parrocchia di Gesù Crocifisso dove avvia la sezione parrocchiale “Armida Barelli” ed opererà anche in qualità di Presidente parrocchiale.
Non mancano nella vita familiare di Ersilia dure prove come la morte improvvisa del figlio, difficoltà e incomprensioni, ma è nella fede in Gesù Eucaristico che trova risposta alla sua sofferenza, consegnando quotidianamente all’amore di Dio le pene e i sacrifici di ogni giorno, come si evince dal fitto epistolario con suor Anna, sua figlia primogenita, suora della Carità di Santa Giovanna Antida.
Dalle sue lettere si avverte la profondità della vita interiore di Ersilia dove la meditazione, la preghiera, l’Eucaristia quotidiana diventano quell’itinerario costante che l’AC alimentava con le sue proposte formative e da cui traeva consapevolezza il suo amore per il prossimo e per la comunità.
I matrimoni dei figli e le nascite dei nipotini alimentano la gioia della vita coniugale; come nonna, Ersilia addita sempre con la sua presenza, il suo sorriso, il dialogo con tutti, la via di una feconda crescita, ricca di speranza.
L’Azione Cattolica della diocesi di Termoli-Larino ha ricostruito l’esperienza spirituale di Ersilia, quale testimone esemplare della “misura alta della vita cristiana ordinaria”, attraverso una Mostra biografica, storica e fotografica ed un Convegno che si è tenuto nel maggio del 2007.
Il Convegno ha visto la presenza, quale relatore e profondo conoscitore dell’Epistolario di Ersilia, dell’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – S. Giovanni Rotondo, mons. Domenico D’Ambrosio, già Vescovo della diocesi di Termoli-Larino.
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