1877 (25 Marzo) Nasce a Cagliari; il padre Gerolamo discende da una distinta famiglia genovese, la madre Aurelia Rossi è nativa di Rio Marina (Isola d’Elba).
1884 Si trasferisce a Torino con tutta la famiglia dopo la prematura scomparsa della madre e le seconde nozze del padre. Le ripetute ostilità della matrigna la costringono a fermarsi nel collegio delle Suore di San Giuseppe dove già frequentava le scuole.
1901 Giunge a Triora, un paesino dell’entroterra montano della Liguria, dove svolge un’intensa attività di apostolato religioso e sociale per la gioventù femminile locale fondando diverse congregazioni femminili tra cui la Compagnia delle Figlie di Maria.
1910 Fonda la Pia Associazione dei Santi Tabernacoli, detta anche delle Sacramentine, che accoglieva le donne rimaste nubili.
1920 Nasce ufficialmente l’Azione Cattolica di Triora. Margherita presenzia a congressi diocesani, partecipa alle riunioni, obbedisce quando il Vescovo la manda a Roma a rappresentare lo stesso consiglio diocesano di Ventimiglia.
1927 Muore a 50 anni, il giorno di Pasqua.
Margherita Brassetti incarna e vive, nella complessità della sua personalità, un’esperienza certamente degna d’essere raccontata, forse anche meditata.
Margherita Brassetti esplicita, durante la sua vicenda esistenziale, uno stile di vita che offre una lettura particolarmente dura, ma non per questo meno autentica, del motto che, per lungo tempo ha caratterizzato l’essere dell’Azione Cattolica: Preghiera, Azione, Sacrificio.
Una vita, quella di Margherita, fatta di preghiera: una vita che, in buona sostanza, diviene preghiera, in un quotidiano, continuo immergersi e perdersi, prima con la mente e poi con il cuore, dentro il Mistero di Dio.
Una vita, quella di Margherita, fatta di sacrificio e di azione, finalizzata a dare significato profondo ad una scelta esistenziale: stare nel mondo per esercitare e vivere tutte quelle virtù che la condizione laicale permette di esercitare e mettere in pratica.
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