Acaraù, Brasile, 3 novembre 1909 - Rio de Janeiro, Brasile, 6 luglio 1991
Suor Maria, nella Comunità la chiamavano Suor Jeanne, fu assassinata con delle coltellate nel collo, nella lavanderia della Casa delle Figlie della Carità della Santa Casa di Misericordia di Rio de Janeiro. La coltellata è stata data con tanta violenza che la punta del coltello le spezzò la settima vertebra della colonna cervicale, come costatò la perizia fatta dall'Istituto Medico Legale di Rio de Janeiro.
L'assassino tentava di stuprare la lavandaia che lavorava con Suor (Jeanne) Maria. La Suora lo sorprese nel fatto e lui decise di ammazzarla. Suor Jeanne (Maria) fu vittima della crudeltà che era inflitta a una povera indifesa. L'assassino dichiarò nel Commissariato di Pubblica Sicurezza che dovette ammazzare la Suora perché aveva visto di persona il tentativo di stuprare la lavandaia.
La polizia costatò che non c'erano segni di furto o scassinamento.
Suor (Jeanne) Maria era veramente buona, imparziale, attiva ed energica. Credeva nell'azione dello Spirito Santo nella sua vita. Aveva fiducia e sperava di giungere al Padre, vivendo la sua vita consacrata. Cercava di essere attenta alle persone, ricevendole con amore.
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