Hoang-hoa-kiang, Cina, 2 novembre 1912 - 9 settembre 1941
P. Sou fu torturato dai comunisti durante i numerosi anni trascorsi nella sua prigione, ma restò fedele al Papa: da vero martire morì in modo eroico e coraggioso, percosso in presenza degli abitanti del suo villaggio natale.
Il rapporto che segue fu fornito da un suo fratello, l'abate Lucas Sou, un prete ancora vivente della diocesi di Tan-Sham, in presenza, in qualità di testimoni, di Mgr.Liou e del suo Vicario Generale:
"La notte tra il 7 e l'8 settembre 1941 fu picchiato selvaggiamente. Gli fu chiesto più volte 'Credi ancora in Dio?'. Rispose sempre: 'Sì, io credo'. Il 9 settembre 1941, durante la notte, subì molte torture e violenze. Alla fine disse ai suoi persecutori: 'Vi do il mio corpo, ma do la mia anima a Dio'. Fu sepolto vivo dai comunisti."
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