Luigi La Nuza nacque a Licata nel 1591, ma trascorse l’infanzia a Saragozza, in Spagna, dove il padre prestava servizio come capitano di fanteria. Nel 1603 i La Nuza tornarono in Sicilia al seguito del vicerè e si stabilirono a Palermo. Il giovane Luigi entrò nel Collegio Massimo per essere affidato ai gesuiti. A diciotto anni, dopo un corso di esercizi spirituali, capì che il Signore lo voleva nella Compagnia. Vi fu accolto nel febbraio 1609. Inviato per il noviziato a Messina, seguì gli studi di retorica a Caltanissetta e filosofia a Messina. Destinato come insegnante a Trapani, nel 1618 fu richiamato a Palermo come docente di Teologia; nel 1624 fu ordinato sacerdote e finalmente il 1° novembre 1626 professò solennemente nella Chiesa del Gesù. Avendo come punto di riferimento la Casa Professa di Palermo, negli anni a venire p. La Nuza diede vita ad un apostolato infaticabile. Dotto oratore, nelle sue prediche amava meditare la Passione, l’amore all’eucaristia e alla Madonna. Predicava per le strade e per le piazze, invitando al termine i fedeli ad andare in chiesa per la confessione. Riconciliava con il Signore, pazientemente, i poverelli e gli ignoranti, i rozzi, ma anche i nobili e i ricchi. Ascoltava le donne di giorno in chiesa, gli uomini anche in casa fino a notte inoltrata. Girava per i quartieri dei soldati spagnoli, istruendoli in lingua castigliana. Visitava le carceri, le galere e gli ospedali. Percorse tutta le strade di Sicilia, si spinse fino in Calabria, a Pantelleria, nelle Eolie e a Malta. Le missioni dei Gesuiti, sovente in piccoli villaggi, avevano anche lo scopo di sradicare alcune forme di superstizione. A Vittoria fondò la Congregazione del SS. Rosario nella Chiesa di S. Vito e la Congregazione del SS. Crocifisso nell’antica Chiesa Madre, detta in un primo tempo Congregazione Segreta de’ 33. Singolare nell’apostolato di P. La Nuza fu la cura degli zingari, per cui fondò un’altra congregazione. Aveva l’ardente desiderio di annunziare a tutti il Vangelo, anche a costo di non pochi ostacoli e anzi, nelle difficoltà, invitava maggiormente a confidare nel Signore. Raccoglieva molte elemosine che destinava all’assistenza delle orfanelle. Ebbe un rapporto privilegiato con i monasteri. Padre Luigi, conosciuto come l’apostolo della Sicilia, morì a Palermo il 21 ottobre 1656 e venne sepolto nella chiesa di Casa Professa. Il 25 marzo 1847 Pio IX lo dichiarò venerabile, nel 1954 si procedette alla terza ricognizione dei suoi resti mortali.
PREGHIERA
Dio onnipotente e Padre di ogni consolazione, che rendeste il Ven. Padre Luigi La Nuza copia fedele del vostro Unigenito: Vi preghiamo di glorificarlo su questa terra consolandoci nelle tribolazioni in cui ci troviamo.
O Signore Gesù che avete glorificato il Ven. Padre Luigi La Nuza durante la sua vita con il dono dei miracoli: Vi preghiamo di farci sperimentare la sua potente intercessione e di glorificarlo in terra con l’esaudire le nostre preghiere.
O Spirito Santo che avete scelto il Ven. Padre Luigi La Nuza per convertire i peccatori e santificare i giusti: Vi preghiamo di farci partecipi del suo amore per Dio e il prossimo e di glorificarlo in questa terra concedendoci le grazie che vi domandiamo.
Vergine Immacolata che avete amato il Ven. Padre Luigi La Nuza quale Vostro figlio prediletto: Vi preghiamo di ottenerci dalla SS. Trinità la sua glorificazione e le grazie di cui abbiamo bisogno. Amen.
Autore: Daniele Bolognini
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