Ermelinda Rigon – Suor Maria Benedetta del SS. Sacramento – nasce a Frinco d’Asti il 21 novembre 1889, giorno della presentazione di Maria SS. al Tempio, da famiglia modesta e dignitosa.
Il 29 novembre viene battezzata nella Parrocchia di Frinco e le vengono imposti i nomi di Ermelinda Anna.
Nel luglio 1906, a soli 17 anni, consegue il diploma di maestra elementare, a pieni voti, a 19 quello di Direttrice Didattica ed infine, nel 1929, si laurea in filosofia e pedagogia a pieni voti con diritto di pubblicazione.
Nel 1910 vince il concorso magistrale per la scuola elementare di Tonco d’Asti, dove si ferma due anni.
Nel 1912 vince il concorso per le scuole di Genova, dove la famiglia, nei primissimi anni dell’infanzia di Ermelinda, si era trasferita definitivamente. A partire dal 1913 insegna a Genova nella scuola elementare “Giuseppe Mazzini”, poi nella scuola elementare modello (scuola di tirocinio) annessa alla normale “Lambruschini”, infine, dopo la riforma Gentile, nella Scuola “Eleonora Ruffini” di via Ambrogio Spinola. Si dimette dall’insegnamento nelle scuole pubbliche il 30 settembre del 1932, alcuni anni dopo la fondazione della casa delle insegnanti.
Mossa da ardente sete di apostolato si inserisce nei diversi movimenti di ispirazione cristiana.
Nel 1915 aderisce all’Azione Cattolica, divenendo segretaria diocesana dell’Unione Donne Cattoliche. nel 1920 il Consiglio Superiore le affida l’incarico di Segretaria di propaganda e quando nel 1923 per motivi di salute lascia l’incarico, i circoli di Azione Cattolica fondati in Diocesi con il suo contributo sono 60.
Nel 1916 emette i voti privati di povertà, castità e obbedienza per quanto le consente il suo stato.
Nel 1918 conosce l’Ordine Domenicano ed entra a far parte del Terz’Ordine nella Fraternita di S. Maria di Castello in Genova prendendo il nome di Suor M. Benedetta, in onore del papa genovese Benedetto XV.
Affascinata dal carisma di S. Domenico, profonde i suoi doni di natura e di grazia – il “donum verbi” – dovunque è chiamata a portare la Parola di Dio e la voce della Chiesa: nella scuola, nei congressi, nei convegni, nelle conferenze.
Conosce l’Unione S. Caterina da Siena delle Missionarie della Scuola (non ancora divenuta Congregazione), della quale entra a far parte per la zona di Genova.
Nel 1919 aderisce pure all’Associazione dei Maestri Cattolici “Nicolò Tommaseo” e le viene affidato il Segretariato di consulenza e di assistenza ai soci.
Nel 1921, proposta dalla “N. Tommaseo”, viene eletta rappresentante dei Maestri al Consiglio Scolastico Provinciale di Genova. Nel discorso inaugurale riassume il suo programma di elevazione della classe magistrale in tre momenti: elevazione spirituale, morale, sociale.
A questa missione dedica tutta se stessa attingendo alla spiritualità domenicana una forte passione per la diffusione della Verità.
Il 19 settembre del 1921, durante il Congresso Domenicano di Bologna, mentre si trova a Ravenna con i congressisti, nella Chiesa di S. Domenico, guardando il grande quadro rappresentante il Santo “mi sentii – dice – come staccare l’anima dal corpo e un’attrazione straordinaria che mi diede un grande scotimento interno. San Domenico mi voleva strappare il cuore”.
Precedentemente il 9 luglio dello stesso anno, durante la funzione di chiusura delle Propagandiste a Genova, mentre le viene consegnato il Crocifisso ha l’ispirazione fondamentale della sua vita, come ella stessa testimonia: “…E in quel momento ebbi come un’ispirazione: Lanciare nel mondo le predicatrici di S. Domenico, consacrate al Signore. Studiare e predicare la dottrina di Gesù. Consumarsi e morire per quella”.
Nel 1923, assieme alla collega Maddalena Piccardo, dà inizio alla costruzione della Casa di Genova Sestri Ponente, dove a partire dal 7 Luglio 1924 inizia l’Opera della Casa delle insegnanti e dell’Istituto Magistrale “S. Tomaso d’Aquino”, di cui per lunghi anni è insegnante e Preside.
“Nella Casa delle Insegnanti, (non per le Insegnanti) le Colleghe devono trovare tutto: l’ambiente sereno e il conforto della fraterna cordialità: un soggiorno sano ed economico, l’affetto nella solitudine della vecchiezza: i mezzi culturali per meglio rispondere alle esigenze della nuova scuola…
…Questa Istituzione è per voi: scompariranno le persone che hanno iniziato: ma l’opera resterà a ricordare alla vostra bella Sestri che si è amata e desiderata la civiltà del vostro popolo glorioso”.
Dopo la fondazione della Casa i rapporti con l’Unione S. Caterina delle Missionarie della Scuola si fanno via via più tenui sino a scomparire, anche perché nel 1923 il confessore formalmente le impedisce di farvi parte; nel suo cuore però conservò sempre l’amore che l’aveva legata all’Unione.
Nel 1927 il Padre Ignazio Cane, priore di S. Maria di Castello, viene eletto Provinciale dei Domenicani di Liguria e Piemonte. Inizia così un periodo di intensi rapporti spirituali, e, poiché la casa si trova in gravi strettezze economiche, anche di aiuti finanziari, che diventano sempre più complicati e difficili sino quasi a stringere in una morsa la nascente istituzione. A partire però dalla fine degli anni trenta anche questi difficili rapporti economici trovano una loro graduale soluzione.
Nel dicembre 1929 in seguito ad un abboccamento chiarificatore con il Consiglio di Provincia dei Domenicani, questi si impegnano a studiare la eventuale posizione canonica delle terziarie della Casa delle insegnanti. Questo evento è decisivo per le scelte future tanto che la Rigon scriverà: “Il mio gaudio è grande… la nostra famiglia spirituale si formerà, si concreterà, si offrirà a Te, Gesù, finalmente!”
Nel 1932 Maddalena Piccardo, prima collaboratrice, lascia la Casa delle Insegnanti non sentendosi di aderire alla formazione della Famiglia Religiosa.
il 20 settembre 1932 con la nascita della Pia Associazione Terziarie Domenicane Insegnanti, approvata del Card. Minoretti Arcivescovo di Genova, si realizza l’ispirazione della Rigon: “lanciare nel mondo le predicatrici di S. Domenico, consacrate al Signore”.
Il 15 Agosto 1942 l’Associazione Terziarie Domenicane Insegnanti diventa, con Decreto del Card. Boetto, Arcivescovo di Genova, Congregazione di Diritto Diocesano col nome di Cenacolo Domenicano.
Il 24 settembre del medesimo anno lo stesso Cardinale Arcivescovo riceve la professione perpetua di 17 consorelle e dichiara ratificati tutti gli atti compiuti dalla Pia Associazione fino a quel giorno.
La nuova famiglia religiosa ha una missione specifica: la diffusione della verità in tutte le forme proposte ed approvate dalla Chiesa, secondo le esigenze del tempo e del luogo, con attenzione particolare alla formazione dei formatori.
Anima profondamente eucaristica, Ermelinda Rigon vuole le sue religiose “adoratrici”. “Vivere adorando – morire adorando” è il suo motto. Lo zelo per la gloria di Dio e la salvezza dell’uomo la sua realtà di vita quotidiana fino alla consumazione.
Il 3 gennaio 1943 il Maestro Generale dell’Ordine Domenicano, P. Martino Gillet, emette il Decreto di affiliazione del Cenacolo Domenicano all’Ordine. si compie così il desiderio profondo della Fondatrice, per la realizzazione del quale aveva tanto sofferto e amato, quello di vedere la sua famiglia religiosa parte del grande Ordine dei Predicatori, del quale aveva detto, in uno dei momenti più difficili del rapporto con i domenicani, “amo l’Ordine quasi come amo la Chiesa”.
Il 6 gennaio 1973, giorno della manifestazione del Signore, Ermelinda Rigon è nella luce di Dio, per sempre!
Di lei, alla vigilia del suo transito, il cardinale Giuseppe Siri dice: “È la santità consumata”.
Il suo corpo riposa nella Cappella della Casa Madre.
L’8 agosto 1979, il Cenacolo Domenicano diviene Congregazione di Diritto Pontificio. Ora può pensare a realizzare l’anelito della sua Fondatrice, quello delle missioni all’estero. Le Consorelle del Cenacolo Domenicano sono in Guatemala dal 1986, in Albania dal 1996 e in Honduras dal 2003.
Il 28 febbraio 1990 la Curia di Genova accetta la postulazione per la beatificazione della Serva di Dio Suor M. Benedetta Ermelinda Rigon.
Autore: Rita Marvelli op
Fonte:
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www.cenacolodomenicano.org
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