Nato a Carré (Vicenza) il 26 luglio 1900, p. Antonio Zanandrea appartiene a quella schiera di confratelli che proviene da famiglie semplici, ma ricche di fede.
Nel 1917 entra in noviziato e fa la sua professione religiosa l’anno successivo. Nel 1927 viene ordinato sacerdote e dopo aver vissuto i primi anni del suo ministero in diverse opere italiane, chiede di andare in America Latina. Parte nel 1947 con altri 62 missionari.
La sua prima destinazione è il patronato S. Filomena in Santiago. Qui conosce il Cile e i cileni: fin dal primo contatto li ama con tutto il cuore e fa di quella terra la sua seconda patria.
Va poi a La Reina, una località nei sobborghi di Santiago, dove diviene il padre dei ragazzi e giovani poveri. Crea una scuola gratuita per loro e si rivela entusiasta seminatore di vocazioni religiose, specialmente femminili. Dà vita alla congregazione delle Maestre Missionarie di San Giuseppe che nel 1974 si unirà alle Murialdine.
Padre Zanandrea è un educatore saggio, un esperto artista e un apostolo instancabile. È convinto del valore della scuola come mezzo per la promozione umana e la formazione cristiana della gente più povera. Lui stesso lavora a tempo pieno nella scuola, anche quando ne ha dato la direzione alle suore Murialdine.
È un musico di valore. Un alunno, alla sua morte avvenuta a 86 anni di età, scrive in suo ricordo: “Non c’era “stecca” che potesse passare inosservata e, cosa ancor più strabiliante per noi era il fatto che ci forniva ogni esemplare dimostrazione passando a suonare, uno dopo l’altro, i vari strumenti sia che si trattasse dell’oboe, oppure della cornetta o del bombardino o del sassofono, tanto che ai nostri occhi un mago più mago di lui non avrebbe potuto esistere di certo!”.
Ma soprattutto p. Antonio è un apostolo instancabile. Spende la sua vita per il Regno e per rendere visibile la presenza di Dio tra gli uomini. La gente della Reina lo considera un Padre e un Maestro e lo cerca con fiducia per un consiglio e un aiuto spirituale.
Le sue iniziative apostoliche sono molte, alcune volte imprevedibili, ma tutte animate da grande preghiera, fantasia e genialità.
Personalità forte e tenera, sofferente e fiduciosa, idealista e pratica, gioiosa e inquieta, padre Antonio è amato ed ammirato anche per la sua povertà e grande umiltà. L’ideale della sua vita è il Signore e centro del suo impegno apostolico i poveri, i più soli ed emarginati.
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