Il Cardinale Medardo Joseph Mazombwe, Arcivescovo Metropolita emerito di Lusaka (Zambia), è nato il 24 settembre 1931, a Chundamira, nella regione di Chief M'bang'ombe, in diocesi di Chipata, precisamente nella parrocchia di san Giovanni di Katete. Fin da ragazzo ha respirato lo spirito missionario in famiglia. Suo padre, Adrian Joseph, è stato uno dei primi e più noti catechisti della diocesi di Chipata. Sua madre, Eugenia Phiri, era molto conosciuta per la sua religiosità. Dei loro otto figli, sei maschi e due femmine, ne sono ancora vivi due: il neo cardinale e una sorella.
Lo Zambia ha accolto la sua nomina cardinalizia con gioia. L'unico porporato che ha lavorato con quel popolo è stato infatti il cardinale Adam Kozłowiecki, missionario dal 1946 fino alla morte, avvenuta nel 2007, e arcivescovo di Lusaka, ma di origine polacca.
Tutta la missione di Medardo Joseph Mazombwe è legata alla crescita e al radicamento della Chiesa nella sua terra di origine, e alla battaglia per la cancellazione del debito internazionale dei Paesi poveri. Da vero e proprio pioniere, nella regione orientale del suo Paese ha svolto un importante ruolo di evangelizzazione, con un forte accento sulla catechesi. In Zambia, infatti, la gerarchia cattolica è stata istituita solo da Pio XII nel 1959, poco prima dell'indipendenza del Paese avvenuta il 24 ottobre 1964 (prima si chiamava Rodhesia del Nord).
Il nuovo cardinale ha studiato nella parrocchia di Chassa, nei seminari St. Mary's e di Kasina, in Malawi. Ha poi completato la sua formazione al Canisius teacher training college nella diocesi di Monze, alla facoltà di teologia della Lovanium University, nella Repubblica Democratica del Congo, e poi alla scuola di educazione della University of Zambia.
Ordinato sacerdote il 4 settembre 1960, ha insegnato al St. Mary's e nella scuola secondaria statale di Chadiza. Si è anche occupato dell'ufficio diocesano per le vocazioni.
Appena trentanovenne è stato nominato terzo vescovo di Chipata l'11 novembre 1970 e il 7 febbraio 1971 ha ricevuto l'ordinazione episcopale. In questa diocesi è rimasto per ventisei anni. È stato eletto per tre mandati non consecutivi presidente della Conferenza episcopale: 1972-1975, 1988-1990 e 1999-2002. Inoltre dal 1979 al 1986 è stato presidente dell'Association of member episcopal Conferences in Eastern Africa (Amecea), fondata nel 1961, dopo essere stato membro dell'esecutivo fin dal 1974. Di questo organismo fanno parte Eritrea, Etiopia, Kenya, Malawi, Sudan, Tanzania, Uganda e appunto Zambia. L'opera più significativa del suo servizio nell'ambito dell'Amecea è stata l'apertura della Catholic university of Eastern Africa a Nairobi, in Kenya. Il 3 settembre 1984 ha inaugurato il primo anno accademico, con l'autorizzazione della Congregazione per l'Educazione Cattolica, realizzando un impegno che l'Amecea aveva assunto fin dal 1973. Il 18 agosto 1985 ha accompagnato Giovanni Paolo II in visita al campus per l'inaugurazione ufficiale. Nel 2009, in occasione del giubileo d'argento dell'università, gli è stata conferita la laurea honoris causa in teologia. Dal 2 al 4 maggio 1989, come presidente della Conferenza episcopale, ha accolto nuovamente Papa Wojtyła nel suo viaggio di due giorni in Zambia, segnato da un forte appello alla solidarietà internazionale e puntato sui temi del razzismo, del debito internazionale, dei rifugiati, della povertà e della pace.
Il 30 novembre 1996 è stato nominato arcivescovo di Lusaka. Dieci anni dopo, il 28 ottobre 2006, ha rinunciato al governo pastorale dell'arcidiocesi. Da emerito continua a occuparsi della vita religiosa e consacrata nell'ambito della Conferenza episcopale.
Interminabile l'elenco delle sue iniziative. Si va dall'autofinanziamento delle diocesi alla fondazione di parrocchie, di una congregazione religiosa femminile, di radio, di centri per l'animazione pastorale e spirituale, fino alla riapertura del seminario minore a Msupadzi e alla costruzione della nuova cattedrale di Lusaka. Per promuovere il ruolo della donna ha dato vita al Council of catholic women associations and movements. Nella Curia Romana, è stato membro della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e del Pontificio Consiglio Cor Unum.
Ha partecipato a cinque sinodi dei vescovi tra il 1974 e il 2001. Considerato uno dei massimi conoscitori delle problematiche della cancellazione del debito internazionale, è intervenuto a diverse conferenze internazionali a Vienna, negli Stati Uniti, in Italia e in Gran Bretagna. Si è impegnato in prima persona per il raggiungimento del Millennium development goal. Con questo obiettivo ha portato avanti il progetto Time for action now, rivolgendosi direttamente ai governi del G8 e a parlamentari di diversi Paesi.
Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 20 novembre 2010, del Titolo di Santa Emerenziana a Tor Fiorenza.
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