Il Cardinale Seán Baptist Brady, Arcivescovo metropolita di Armagh e Primate d'Irlanda, è nato in Drumcalpin, contea di Cavan, diocesi di Kilmore, il 16 agosto 1939.
Ha studiato presso la Caulfield national school di Laragh, il St. Patrick's college di Cavan, il St. Patrick's College di Maynooth e il Pontificio Collegio Irlandese a Roma, dove ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale il 22 febbraio 1964 dalle mani del cardinale Luigi Traglia. Ha conseguito la laurea in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense nel 1967.
Il suo primo incarico è stato quello di docente presso il St. Patrick's college di Cavan, dal 1967 al 1980. Nel 1980 è stato nominato vice rettore del Pontificio Collegio Irlandese a Roma. Nel 1987 è diventato rettore del medesimo Collegio, incarico che ha mantenuto fino al 1993, quando è ritornato in Irlanda per diventare parroco di Castletara, contea di Cavan (Ballyhaise).
Il 13 dicembre 1994 è stato nominato arcivescovo coadiutore di Armagh ed ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 19 febbraio 1995. Consacrante principale è stato il cardinale Cahal B. Daly. Conconsacranti l'arcivescovo Emanuele Gerada e il vescovo Gerard Clifford.
Quando il cardinale Daly, il 1° ottobre 1996, ha presentato la rinuncia al governo pastorale, gli è succeduto come arcivescovo di Armagh e Primate di tutta l'Irlanda. Ha fatto il suo ingresso in arcidiocesi il 3 novembre 1996.
Come arcivescovo di Armagh ha promosso, tra l'altro, l'istituzione di un raduno residenziale di tre giorni per il clero diocesano, il restauro della cattedrale, l'attuazione nelle parrocchie del programma di discussione e di preghiera triennale Renew ispirato a un modello statunitense, la valorizzazione del ministero dei laici soprattutto nei settori della pastorale familiare e della gioventù, lo sviluppo di un piano pastorale diocesano tuttora operativo, la creazione di un programma di tutela dell'infanzia, l'apertura di un nuovo centro pastorale diocesano a Dundalk.
Attualmente è presidente della Conferenza episcopale irlandese, che ha rappresentato alla seconda Assemblea speciale per l'Europa del Sinodo dei Vescovi (1999), alla decima (2001) e all'undicesima (2005) Assemblea generale. In quest'ultima occasione è intervenuto durante la X congregazione generale, portando l'esperienza del proprio Paese per testimoniare «il potere di trasformazione che la liturgia della Parola e l'omelia operano». Chiamato a guidare i lavori del gruppo linguistico inglese in quella stessa Assemblea generale del Sinodo, l'arcivescovo di Armagh ha riaffermato «la potenza dell'eucaristia» nel trasformare «la vita degli individui e le realtà sociali».
In qualità di Presidente è stato responsabile della supervisione di importanti cambiamenti relativi alla sede, alla struttura e all'amministrazione della Conferenza episcopale. Ha guidato i vescovi del paese nella promozione e nella tutela di valori fondamentali per l'intera comunità irlandese: tra l'altro, ha difeso pubblicamente e con vigore il diritto della Chiesa ad avere scuole cattoliche e si è rivolto in modo determinato al governo in relazione ai diritti della famiglia basata sul matrimonio.
Dalla firma dell'Accordo di Belfast (1998) ha guidato delegazioni della Chiesa cattolica ad incontri con tutti i partiti politici nell'Irlanda del Nord. In occasione di questi incontri, ha sottolineato la necessità di difendere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, di offrire un maggiore sostegno alla famiglia basata sul matrimonio e di difendere la scuola cattolica.
Il 28 ottobre 2006, guidando l'episcopato irlandese in visita ad limina apostolorum ha rappresentato a Benedetto XVI la situazione pastorale del Paese, fornendo un quadro preciso e reale del cammino di una Chiesa che in un clima di comunione e di riconciliazione deve affrontare le numerose sfide poste ad essa dal secolarismo.
Il suo motto Jesum Christum cognoscere (conoscere Gesù Cristo) è ispirato alle parole del Vangelo di san Giovanni: «Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo» (17, 3).
Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 24 novembre 2007, del Titolo dei Santi Quirico e Giulitta.
È Membro:
*
del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei Cristiani;
* della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.
|