Jean Nicolas Stofflet nasce a Bathelémont-lès-Bauzemont, in Lorena, il 3 febbraio 1753 e morirà ad Angers il 25 febbraio 1796. È figlio di un mugnaio e per lungo tempo è soldato semplice, in un reggimento svizzero in Francia. Poi diventa guardiacaccia, al servizio del conte di Colbert-Maulévrier, padre della Serva di Dio Juliette che sposerà l’ultimo rampollo del Casato Falletti di Barolo, il Servo di Dio Carlo Tancredi.
Stofflet si unì ai vandeani quando insorsero contro la Rivoluzione francese in difesa della fede cattolica e dei principi monarchici. Intelligente e buon militare, nel marzo del 1793 prese le armi, partecipando, con grande audacia, a molte battaglie a fianco dei capi militari Rochejaquelin Cathelineau, Lescure e Bonchamps.
Saumur, Nantes, Cholet, Laval, Entrammes, Granville... prese parte attiva ai trionfi e alle sventure dell’esercito vandeano. Venne nominato general-maggiore dell'esercito monarchico e nel 1794 successe a La Rochejacquelein come generale in capo. Stabilì il suo quartiere generale nella foresta di Vezins. Nel dicembre 1795, per conto del conte di Provenza, il futuro Luigi XVIII di Francia, ricevette il grado di maresciallo di campo. Ma i repubblicani lo catturarono e lo condannarono a morte, fucilandolo ad Angers il 25 febbraio 1796.
Autore: Cristina Siccardi
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