Bernardino Zanoni gesuita, nacque a Montecchio di Reggio Emilia, diocesi di Parma, nel 1538. A sette anni, per una grazia particolare - tale egli la considerò – fece voto a Dio di sempre amarlo e servirlo. Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel suo paese natale, alla scuola del suo parroco, legato con ogni probabilità alla Compagnia di Gesù che operava per il rinnovamento della vita cristiana in quella diocesi. A Parma erano stati inviati, nel 1539 dallo stesso S. Ignazio, due dei suoi primi compagni: Pietro Favre e Diego Laynez che si dedicavano a dare esercizi e alla predicazione.
Nel 1563 Bernardino entra nella Compagnia di Gesù, è l’anno in cui si conclude il Concilio di Trento. Dopo la sua formazione lo troviamo nel seminario di Milano come “maestro di umanità”. Nel 1580 lo Zanoni inizia la sua attività a Genova dove resterà fino alla morte.
La sua fu una missione fondamentalmente spirituale a favore delle più diverse categorie di persone: dai letterati ai pubblici funzionari, dai nobili alle pie donzelle, dal clero alle monache, dai ragazzi ai bambini nelle scuole di dottrina cristiana da lui fondate. Era assiduo catechista ed evangelizzatore attraverso l’accompagnamento spirituale di uomini-chiave nel campo della politica e della cultura. Ma soprattutto Bernardino è stato l’uomo capace di individuare nella donna il valore di fondo su cui far leva per rinnovare la società. Alla donna offrirà tutta la sua cura spirituale assidua e premurosa, egli collaborerà con l’azione dello Spirito Santo per riportare il valore della libertà e delle sue espressioni più feconde proprio nel cuore della donna.
È in questa scia di donne che troviamo Medea e le prime compagne e Maria Vittoria De Fornari Strata che darà inizio all’Ordine monastico della SS.ma Annunziata e dell’Incarnazione, misteri evangelici che era necessario illuminare di nuova luce dopo i duri colpi inferti dal luteranesimo alla Madre di Dio.
Padre Zanoni è stato uomo di discernimento, il suo obiettivo primario era quello di indirizzare a ciò che in ogni circostanza dà maggior gloria a Dio, ma il suo segreto fu la disponibilità allo Spirito e il metodo degli Esercizi Spirituali.
Bernardino Zanoni, compiuta la sua missione, muore a Genova il 29 marzo 1620. Il suo ultimo respiro fu il nome di Gesù, pronunciato per tre volte col motivo di una nota canzoncina da lui composta per la scuola di catechismo.
|