Santa Larissa (Beride) fu una dei 26 martiri uccisi dai Goti intorno al 375 sotto Jungerich, persecutore dei cristiani. Gli antichi sinassari della chiesa gotica raccontano il martirio di 26 cristiani nel tempo degli imperatori Valentiniano, Valente e Graziano. Lo storico Sozomeno dice che il re Atanarico s'infuriò a vedere suoi sudditi abbracciare il cristianesimo a causa della predicazione del vescovo ariano Ulfila. Così ordinò che molti di loro fossero torturati e giustiziati, spesso senza processo.
I ministri di Re Atanarico posero una statua su un carro e la fecero sfilare davanti alle tende che i cristiani utilizzavano per le funzioni religiose. Quelli che adorarono l'idolo e offrirono un sacrificio furono risparmiati, gli altri furono bruciati vivi nella tenda. Jungerich diede ordine di bruciare una chiesa durante i servizi divini. Nell'inferno di fuoco 308 persone morirono, dei quali solo 21 sono conosciuti per nome. Anche un uomo anonimo venne alla tenda e confessò Cristo. Fu martirizzato con gli altri. Diversi manoscritti danno le varianti dei loro nomi.
Durante il regno di Valentiniano e Teodosio (383-392), Gaatha, che era la vedova del re goto e cristiana ortodossa, con sua figlia Duclida raccolse le reliquie dei santi martiri e le portò in Siria con l'aiuto di alcuni sacerdoti e di un laico di nome Thyellas. Gaatha poi tornò alla sua terra natale, dove fu lapidata e morì martire, insieme a suo figlio Agatone.
Le reliquie dei santi martiri furono lasciate a Duclida, che andò a Cizico, in Asia Minore e donò alcune delle reliquie per la fondazione di una chiesa. Santa Duclida morì in pace.
I santi martiri erano commemorati il 23 ottobre nei calendari gotici. Sono commemorati il 26 marzo dalle Chiese Ortodosse.
Autore: Riccardo Fangarezzi
Fonte:
|
|
Othodox Church in America
|
|