San Luca, Reggio Calabria, 2 ottobre1933 - Catanzaro, 15 aprile 2012
Padre Stefano De Fiores è stato un mariologo di fama internazionale, esperto conoscitore della teologia e del culto della Vergine, studioso delle apparizioni di Maria in tante parti del mondo. È stato Professore Ordinario di Mariologia sistematica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e Presidente dell’Associazione mariologica interdisciplinare italiana, Ha dedicato la propria passione pastorale all’insegnamento della teologia e alla predicazione, pubblicando numerosi libri e innumerevoli articoli su temi mariologici (ha dato alle stampe ben 29 volumi di mariologia). È nato a San Luca, in provincia di Reggio Calabria, nel 1933. Ha compiuto studi umanistici, filosofici e teologici presso i Missionari Monfortani, tra i quali è entrato emettendo la professione religiosa nel 1953. È stato ordinato Sacerdote nella Basilica di Loreto nel 1959, conseguendo poi la Licenza in teologia presso la Pontificia Università Lateranense e il Dottorato in teologia spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha ricoperto vari incarichi nella sua Congregazione, come professore nello Scolasticato monfortano di Roma, superiore e direttore del Centro mariano monfortano, superiore provinciale della Provincia italiana. Ha insegnato varie discipline mariologiche presso la Pontificia Facoltà teologica Marianum e presso la Pontificia Università Gregoriana. Direttore del Collegamento mariano nazionale, è stato organizzatore dei convegni nazionali dei Rettori dei Santuari d’Italia e delle Settimane mariane nazionali. Nel 1979 ha fondato l’associazione ‘Centro mariano monfortano’ e nel 1990, con altri 24 soci, l’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana, di cui è stato fino ad oggi presidente, e la rivista ‘Theotokos’ per ricerche interdisciplinari di mariologia. In riconoscimento dei suoi studi di mariologia, nel 1983, in occasione del Congresso mariologico internazionale di Malta, gli viene assegnata la Medaglia della Marian Library of Dayton (Ohio – Stati Uniti d’America). Nel 1990, durante l’VIII Simposio internazionale mariologico, gli è stato conferito il Premio Laurentin “Pro Ancilla Domini” da parte della Pontificia Facoltà teologica Marianum.
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Padre Stefano, uomo di ingegno e studioso di grande caratura intellettuale e spirituale, ha dato molto allo sviluppo e all'aggiornamento della riflessione mariologica dopo il Vaticano II; i suoi numerosi studi, conosciuti e tradotti in più lingue, attestano il rigore e la passione per la persona, il ruolo e il significato della Madre di Gesù per la storia teologica, spirituale e culturale non solo del cristianesimo. È un fatto che non si possa affrontare alcun argomento mariologico senza imbattersi in lui e nelle sue puntuali osservazioni, riflessioni, scoperte d'archivio e interessanti rassegne sui temi più scottanti.
Per la grande qualità dei suoi scritti, per la non meno feconda e stimata attività didattica che De Fiores svolgeva presso la Pontificia Università Gregoriana e la Pontificia Facoltà teologica Marianum, nel 1990, gli venne consegnato il premio "Laurentin Pro Ancilla Domini". René Laurentin espresse le felicitazioni per una produzione mariologica universalmente riconosciuta e apprezzata.
A padre Stefano si devono due opere che hanno visto il loro sorgere e svilupparsi proprio al Marianum, avendo egli condiretto prima con Salvatore Meo (morto nel 1990) il Nuovo dizionario di Mariologia (Paoline, 1985) e poi con Valeria Ferrari Schiefer e con chi scrive, il corposo volume Mariologia. I dizionari (San Paolo, 2009).
Negli ultimi anni padre Stefano ha avuto una attività editoriale feconda per quantità e qualità: basti ricordare il volume Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia (San Paolo, 2005); e i tre preziosi volumi: Maria. Nuovissimo dizionario (Edb, 2006-2008), vera sua summa mariologica.
Come non menzionare poi il suo personale apporto come socio fondatore e più volte presidente dell'Associazione Mariologica interdisciplinare italiana (Ami), che ha come finalità statutaria "la promozione della ricerca scientifica concernente la Vergine Maria Madre di Gesù, nel contesto della fede ecclesiale, con apertura alla dimensione ecumenica, in dialogo con le scienze teologiche e umane e in collaborazione con analoghe associazioni a livello internazionale, specialmente europee", nonché l'elaborazione di adeguati criteri teologici volti a illuminare e performare secondo lo spirito e le indicazioni del concilio Vaticano II e dell'esortazione apostolica di Paolo VI Marialis cultus (1974), la pietà mariana del popolo cristiano. A padre De Fiores e all'Ami si deve a tal riguardo la pubblicazione, dal 1990 a oggi, della rivista "Theotokos", apprezzata in tutto il mondo.
Prendendo spunto dall'introduzione ai suoi tre recenti volumi Maria. Nuovissimo dizionario (cfr. ivi, pp. V-XIV), si può ben dire che il grande servizio di padre Stefano alla Madre del Signore, affinato dall'essere membro di una congregazione religiosa mariana sgorgata dal cuore innamorato di san Luigi Grignion de Montfort, era motivato da una profonda convinzione: "l'umanità ha un debito universale verso Maria" a motivo del suo Cristo; Maria, essendo totalmente relazionale a Dio Trinità, alla Chiesa e all'umanità, è "un bene, un valore prezioso della comunità non solo cristiana". La Madre di Gesù, inoltre, e questo la gente comune lo avverte, si è sempre sintonizzata verso le necessità dell'uomo e della donna di ogni tempo, ceto e cultura, ponendosi con efficace discrezione e incisività nella vicenda umana e spirituale di tutti e ciascuno, come sorella e conforto nelle afflizioni, "speranza nelle avversità, un Tu vivente cui rivolgersi nelle preghiere, un modello di vita con cui identificarsi, una madre amorosa nella quale raggiungere la maturità in Cristo e nello Spirito a gloria del Padre" (ivi, p. IX).
In queste parole c'è tutto il ricco humus teologico, teologale e monfortano di De Fiores. Il suo ultimo volume, dall'emblematico titolo Educare alla vita buona del Vangelo con Maria (Cinisello Balsamo, San Paolo, 2012, pagine 88, euro 8), uscito proprio in questi giorni, è una sorta di suo testamento mariano che accogliamo con gratitudine, nel senso che è alla "scuola di questa maestra, che ci accompagna in tutte le fasi della vita spirituale dal battesimo alla gloria, [che] saremo formati secondo l'immagine di Cristo". In questo tempo pasquale che illumina con la luce del Risorto la storia, la vita e la destinazione dei redenti, tali parole hanno un'attualità e un significato che declinano la grande fede e l'affidabile speranza di un credente e di un teologo di grande spessore.
Autore: Salvatore M. Perrella
Fonte:
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Osservatore Romano
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