Pisa, 1° agosto 1916 - Quercioli di Massa, Massa Carrara, 10 agosto 1944
Giuseppe Bertini venne ordinato sacerdote nel 1941, divenne parroco di Molina di Quosa nel 1943. Nei mesi della guerra la sua casa divenne un rifugio abituale per chi fuggiva i nazifascisti e affrontava continui e pericolosi spostamenti alla ricerca di vettovaglie e vari generi di conforto per i suoi parrocchiani. Tutta questa attività lo rese sospetto. Il 31 agosto 1944 Molina di Quosa venne coinvolto in un rastrellamento e Don Bertini si offrì volontariamente ai tedeschi, sperando così di evitare la perquisizione della sua casa, dove si nascondevano alcuni uomini. Venne dapprima obbligato a portare numerose casse di munizioni e ad altre fatiche, poi fu condotto al carcere del Castello Malaspina. Fu pesantemente interrogato, poi cercarono di obbligarlo a dichiarare che gli uomini rastrellati con lui appartenevano alla resistenza. Al suo rifiuto la sua sorte fu decisa. Don Bertini fu fucilato a Quercioli di Massa il 10 agosto 1944.
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