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Sa Pobla, Mallorca, Isole Baleari, Spagna, 9 luglio 1899 - L’Arrabasada, Spagna, 23 luglio 1936
Religiosa professa nelle Suore Francescane Figlie della Misericordia, subì il martirio insieme ad una consorella, ad un giovane religioso dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e ad una laica. E’ stata beatificata il 28 ottobre 2007.
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Catalina Caldés Socías nacque il 9 luglio 1899, a Sa Poblaun centro agricolo nel nord-ovest dell’isola di Maiorca, in una famiglia con profonde radici cristiane. Era la seconda dei quattro figli di Miquel Caldés e Catalina Socías.
E’ stata battezzata nello stesso giorno in cui nacque, nella parrocchia di San Antonio e pochi mesi sopo ricevette il sacramento della confermazione.
Catalina ha frequentato la scuola delle Suore Francescane Figlie della Misericordia, fondata mezzo secolo prima a Pina di Maiorca. Alla fine della scuola è rimasta in contatto con le suore, tanto da decidere di entrare nella loro comunità indossando il caratteristico abito blu, e pronunciando la sua professione il giorno 14 Ottobre 1922.
Dopo la sua professione religiosa suor Catalina fu inviata a Lloseta di Maiorca, dove insegnava ai bambini piccoli impegnandosi anche nelle faccende domestiche per la comunità.
Dopo quella prima esperienza, dapprima fu inviata a Ciutadella (Minorca), per svolgere il suo lavoro a favore del seminario e poi a Coll vicino a Barcellona, per occuparsi nuovamente dei piccoli bambini e degli ammalati del paese.
In molti ricordano suor Catalina per la sua gentilezza, la sua semplicità e la sua tenerezza con i bambini.
Nel luglio del 1936, suor Catalina era da sei anni nella comunità di Coll, mentre era a servizio come infermiera domestica, quando gli anticlericali la minacciarono per strada. Anche se con la rivoluzione, il momento di faceva sempre più pericoloso, suor Catalina continuò nei suoi servizi vestita da laica.
Il 20 luglio, lei e Suor Miquela furono arrestate dai miliziani e, insieme ad altre due suore della Compagnia di Santa Teresa, furono portate davanti al comitato di quartiere. Secondo alcuni testimoni le monache subirono maltrattamenti e abusi.
Successivamente le religiose furono portate in una strada alla periferia di Rebassada e furono fucilate insieme al missionario dei Sacri Cuori, fratello Pau Noguera, e alla signora Prudencia Canyelles, nel pomeriggio del 23 luglio 1936.
Ma suor Catalina non morta sul posto, ferita durante la notte, con grande sforzo, è stata in grado di arrivare a bussare alla porta di una casa, chiedendo un bicchiere d'acqua.
I proprietari della casa, che avevano paura delle ritorsioni dei miliziani, le diedero un bicchiere di latte e una sedia per sedersi in giardino, senza lasciarla entrare in casa.
Successivamente è stato chiamato un attivista della milizia per accompagnare suor Catalina all'ospedale. Ma in realtà i miliziani presero la suora e una volta raggiunta la strada per la Vall de Hebrón, la uccisero. Suor Catalina Caldés Socías aveva 37 anni, quando fu uccisa.
Suor Catalina Caldés Socías è stata beatificata nella cerimonia officiata su mandato del Santo Padre Benedetto XVI dal Cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, il 28 ottobre 2007 a Roma, insieme ad altri 497 martiri spagnoli. La beatificazione in oggetto comprendeva la più folta schiera di testimoni della fede mai elevata alla gloria degli altari nei tempi moderni dalla Chiesa Cattolica, dopo quella degli 800 beati martiri di Otranto.
Autore: Mauro Bonato
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