Era il più anziano di tutto il gruppo. Nacque a Yurreta, piccolo paese della Vizcaya, l’1l aprile 1870 e lo stesso giorno, da parte dei genitori ferventi cattolici, fu condotto al fonte battesimale del luogo presso la parrocchia di S. Michele Arcangelo, dove gli fu imposto il nome di Leon. Ad otto anni, il 31 luglio 1878, venne cresimato dal Vescovo di Viteria, Mons. Sebastiàn Herrero y Espinosa.
A 19 anni lasciò il mondo ed entrò nell’Ordine Francescano presso il collegio noviziato di Chipiona e vestì l’abito il 6 settembre 1889. Nell’anno seguente, il 7 settembre, emise i voti semplici, mentre il 9 settembre 1893 fece la professione dei voti solenni.
Dopo aver sostato un biennio nel collegio di N. Signora della Regola, il 24 novembre 1895 partì per il Marocco, dove rimase per quasi 11 anni occupato negli uffici del suo stato nelle varie case, finché il 10 novembre 1906 tornò nel collegio di Chipiona.
Dal 1911 al 1915 stette di famiglia a Lebrija, per poi tornare a Chipiona dove si distinse, nel 1918, per l’eroica abnegazione con cui curava le molte persone che erano state colpite da una grave e molto diffusa epidemia che causò tante morti in Spagna ed in altre parti del mondo. All’inizio del 1919 Fra Miguel fu trasferito nel convento di Fuenteobejuna, dove rimase fino alla morte, disimpegnando per molti anni l’ufficio di sacrestano con edificante pietà del popolo e soddisfazione di tutti.
Era il tipo ideale del vero frate francescano: umile ed affabile di carattere, tranquillo e sereno, di mansuetudine e dolcezza serafiche, seppe acquistarsi sia in Marocco che in Spagna una vera fama di santità.
Fra Miguel concluse la sua santa vita nel modo più degno: ricevendo la corona del martirio ad Azuaga, all’alba del 22 settembre 1936, quando contava 66 anni di età e 47 di vita religiosa.
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