Castelvetro Piacentino, Piacenza, 27 novembre 1883 - 13 giugno 1977
Figlia di un notaio ed ex garibaldino, inizia gli studi con un precettore, un sacerdote che le offre le basi di una formazione umana e cristiana molto solida. Sempre attenta alle vicende storiche del suo tempo, coltiva il desiderio di dedicare tutta la vita alla Chiesa, lavorando in parrocchia e in diocesi, impegnandosi nell'Università cattolica e nell'Azione Cattolica. Dal 1919 in poi, lavora come delegata per l'Emilia e Bologna dell'Unione fra le donne cattoliche e ne scrive lo statuto per la sua diocesi di Borgo San Donnino (poi Fidenza dal 1927), approvato dal vescovo Leonida Mapelli. La presidenza nazionale dell'Unione ne apprezza la preparazione e la vita esemplare, le affida l'organizzazione e l'impegno per le Settimane sociali in campo nazionale. Pierina diventa così, con l'aiuto di padre Mauri e di don Alfredo Cavagna, propagandista nazionale della GF, visitando molte regioni d'Italia. Contemporaneamente, si impegna a favore dell'Università Cattolica, avendo conosciuto padre Agostino Gemelli e Armida Barelli.
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