Ghedi, Brescia, 22 febbraio 1942 - Ghinda, Eritrea, 28 novembre 1973
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Trasferitosi da ragazzo con la famiglia dalla natia Ghedi al quartiere della parrocchia di Chiesanuova in Brescia. Accolto poi come aspirante al sacerdozio dall'Opera Pavoniana di Brescia, emise la professione religiosa perpetua nel 1966. Al termine degli studi di teologia, venne ordinato sacerdote il 7 giugno 1969.
Nell'ottobre 1970 accettò con entusiasmo l'invito a recarsi ad Asmara, in Eritrea, per inserirsi nella comunità pavoniana da poco sorta in quella località. Con due confratelli, p. Agostino Gavalotti e fr. Ezio Tonini si adoperò con tutte le sue forze nell'educazione e istruzione della gioventù, curando in particolare - anche con la collaborazione delle suore comboniane - il settore degli universitari. La comunità pavoniana contribuì anche ad un'opera di dialogo ecumenico tra la Chiesa cattolica (esigua minoranza in Eritrea) e la Chiesa ortodossa che rappresenta metà della popolazione (per il resto musulmana). A causa della allora recente annessione dell'Eritrea all'Etiopia, la situazione politica era bollente e violenta la resistenza e la guerriglia di gruppi etnici eritrei contro il governo e l'esercito etiopici.
Nonostante la precarietà della situazione, p. Giacomo e confratelli decisero di restare, condividendo la sorte di quanti erano stati loro affidati.
Il 28 novembre 1973 p. Giacomo con alcuni confratelli stava recandosi ad un villaggio nei pressi di Ghinda, sulla strada che da Massaua porta all'Asmara (una pattuglia dell'esercito aveva assicurato loro che non correvano pericoli), invece in un tratto di strada desertica la jeep incappò in una mina. Lo scoppio fu violentissimo: tutti gli occupanti rimasero feriti, ma p. Giacomo in modo grave, tanto che spirò prima dell'arrivo dei soccorsi, fra le braccia di p. Giuseppe Rossi che raccolse le sue ultime preghiere e le parole di perdono per coloro che, anche se involontariamente, erano stati la causa della sua morte.
Aveva soltanto 31 anni. La salma venne trasportata a Brescia, dove, dopo il funerale, venne sepolta nella tomba della Congregazione Pavoniana nel cimitero Vantiniano di Brescia.
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