Bottrop, Germania, 23 settembre 1907 – Coacalco, Messico, 27 aprile 2008
Antonieta nasce il 23 settembre 1907 a Bottrop, Westfalia (Germania). È la penultima di una famiglia di 10 figli. Apprende da papà Hermann e mamma Antonette a radicarsi in una fede viva e profonda, che sarà sempre criterio per ogni scelta. Inizia la formazione nell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Elschelback il 29 gennaio 1926. Lascia presto la sua terra per l'esperienza del noviziato a Nizza Monferrato (Italia). Diventa FMA il 5 agosto 1928. Con un gruppo di 33 giovani missionarie, nel 1934 parte per l'America, destinazione Argentina. Nel 1965 passa in Perù e Bolivia. Dal 1969 è in Messico, la terra della Morenita. Nel 1973 eredita da madre Ersilia Crugnola una piccola statua di Maria Ausiliatrice con la consegna: Non cessare di benedire. Fino al giorno della sua morte, il 27 aprile 2008, in lei non è venuto meno il carisma di essere la mano benedicente di Maria. A pochi anni dalla sua morte, in Argentina, in Perù e in Messico oggi è ancora vivissimo il ricordo di una donna dalla fede granitica, ricca di speranza e carità verso tutti, che ha saputo trasformare luoghi e persone secondo il Vangelo. La sua figura ci ricorda la missione di Maria, presente nella nostra vita e nella storia dell'umanità. La Santa Sede ha concesso il nulla osta il 19 ottobre 2016 e l'inchiesta dicoesana si è celebrata dal 7 maggio 2017 al 28 aprile 2024.
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Antonietta, nona di dieci figli, nasce a Bottrop Westfalen (Germania) il 22 settembre 1907 in un ambiente familiare profondamente cristiano, dove regnano l’unità, il rispetto, l’allegria, lo spirito di sacrificio, la pietà verso i moribondi, l’accoglienza dei soldati nemici in tempo di guerra. Ben presto conosce la sofferenza: il papà muore nel 1916 durante la Prima Guerra Mondiale e quattro anni dopo morirà anche la mamma.
Antonietta e la sorella Elisabeth, che diverrà anche lei Figlia di Maria Ausiliatrice, vanno a vivere con il fratello maggiore a Essen. Proprio in questa città conosce le Suore Salesiane, arrivate da poco per la prima fondazione. I volti sorridenti e lo stile amorevole delle suore l’attirano. Vuole essere come loro. La direttrice, suor Alba De Ambrosis, attraverso un misterioso dialogo fatto di segni, interroga Antonietta: “Vuoi seguire Gesù? Vuoi aiutarlo a portare la sua croce?”. Un sì deciso e fermo come la tenacia della sua gente mette fine al breve dialogo senza parole, ma eloquente.
Antonietta inizia il postulato nel gennaio del 1926 nella casa di formazione di Eschelbach con altre 24 giovani, rimaste tutte fedeli alla vocazione. Al termine di questo periodo, lascia la patria e va a Nizza Monferrato per il noviziato. Continua ad approfondire la spiritualità di don Bosco e di madre Mazzarello; vive con serenità e affronta con spirito di sacrificio le conseguenze della guerra. Durante questa tappa, sente la chiamata alla vita missionaria e ne presenta la domanda alle superiore.
Dopo la professione, il 5 agosto 1928, suor Antonietta rimane per sei anni in Italia. A Torino inizia lo studio della musica; a Pisa è assistente delle universitarie; a Novara maestra di musica e a Torino ancora studente. A Torino-Casanova, per due anni, è assistente delle novizie. Giorno per giorno vive il suo impegno di vita evangelica e si distingue per lo spirito di preghiera, la delicatezza del tratto, il criterio pratico, la laboriosità.
Il giorno della professione perpetua, emessa a Torino il 5 agosto 1934, riceve una gradita notizia: è stata scelta per essere missionaria nella Patagonia. Con il gruppo di 30 Figlie di Maria Ausiliatrice si reca dal Papa Pio XI per ricevere la benedizione e parte piena di gioia per la terra dei sogni di don Bosco, dove trascorrerà trent’anni.
Arrivata a Bahía Blanca (Argentina) il 24 settembre 1934, si dedica dapprima all’insegnamento della musica alle ragazze e alle novizie. Nel 1938 è nominata direttrice: servizio che svolge con bontà materna, a General Roca, Junín de los Andes, Viedma, Carmen de Patagones e Bahía Blanca. Ha l’opportunità di vivere nei luoghi ricchi della memoria di Laura Vicuña ed è chiamata anche lei a testimoniare sulla sua santità nella diocesi di Viedma. Nel 1988 avrà la gioia di partecipare, al Colle Don Bosco, alla beatificazione di questa giovane. Ha pure contatti con il coadiutore salesiano Artemide Zatti (ora beato), durante il suo servizio come animatrice e infermiera nella clinica di Bahía Blanca, dove rimarrà per due anni. Suor Antonietta non solo cura il fisico, ma ascolta, incoraggia, annuncia il Signore con la sua vita semplice e gioiosa. La clinica è punto di riferimento per tanta gente bisognosa di soccorso e di medicine.
Nel 1959, dopo aver vissuto 25 anni fecondi di bene nella regione della Patagonia, è nominata ispettrice a Rosario Santa Fe. Anima l’ispettoria con semplicità e prudenza, efficacia e bontà e in questo modo conquista la fiducia delle sorelle. Nel 1965 lascia la terra argentina tanto amata e va a Lima, come ispettrice delle case allora aperte in Perù e Bolivia. Bisogna seguire Gesù dove Lui vuole: sulle altezze dei monti, nella foresta o nella selva dove lavorano le sue figlie. Suor Antonietta vive nuove avventure, affronta nuovi pericoli, cresce nella rinnovata fiducia nel Signore e sperimenta l’evidente protezione della Madonna.
Nel luglio 1969 riceve una nuova obbedienza: lasciare l’ispettoria peruviana per andare in Messico. Con intelligenza pervasa d’amore e con l’esperienza del genuino spirito dei fondatori giunge nell’ispettoria “Nostra Signora di Guadalupe”, che sta vivendo un momento di delicata transizione per la formazione di due ispettorie. Il suo primo compito è di coltivare la serenità e la comunione. Anima le sorelle e le orienta a vivere con radicalità la sequela di Gesù nella fedeltà all’identità carismatica. La sua costante preoccupazione è di accompagnare e fortificare le vocazioni. Il suo impegno: mantenere e far crescere tra le sorelle lo spirito religioso. Le sue sollecite cure saranno sempre per le sorelle anziane e malate. Per la missione preferisce i campi di vera evangelizzazione, i luoghi di maggior povertà. Favorisce l’inserimento delle sorelle nella pastorale d’insieme a livello parrocchiale e diocesano. Consolida le opere esistenti e ne apre altre con lungimiranza di prospettive. Intesse relazioni fraterne con i confratelli salesiani. Incrementa l’unione con il centro dell’Istituto. Mantiene cordiali e rispettosi vincoli con le autorità civili e con la Chiesa, a tutti i livelli.
Il 5 agosto 1978, nel 50° anniversario della propria consacrazione al Signore, lascia l’ispettoria ad altre mani e si stabilisce a Morelia, nella casa “Madre Ersilia Crugnola”, come vicaria. La sua presenza è dono che irradia semplicità, allegria, bontà, coerenza nella fedeltà, accoglienza e un grande amore a Gesù e a Maria.
Nel 1973 da madre Ersilia Crugnola aveva ricevuto come dono la statuetta della Madonna e da lei era stata invitata a mandare la benedizione materna. In un primo momento, suor Antonietta si schermisce e non vorrebbe accettare ma, quando la persona che viene benedetta guarisce completamente, scompare il suo timore. Madre Antonietta diceva: “Dalla prima benedizione fino adesso, la Madonna lavora giorno e notte e così la sua missione si estende attraverso la posta, il fax, l’e-mail e arriva in diversi luoghi del Messico e in tante altre parti del mondo”. Confidando nell’aiuto di Maria e con la sua benedizione si sono verificate grazie straordinarie.
Nel 1979 viene trasferita a Coacalco “Maria Ausiliatrice”. La sua vita di donazione è sempre in crescendo, e s’irradia il suo messaggio di bontà, di cura della vita di grazia, di grande amore e fiducia nella Madonna. Mette a servizio di chi ha bisogno la propria esperienza d’infermiera. È la donna forte, disponibile all’ascolto e sempre fiduciosa nell’aiuto di Dio. Si alza presto ogni giorno per esprimere il bisogno di preghiera silenziosa e di Eucaristia. Partecipa attivamente alla vita della comunità, gode delle celebrazioni liturgiche, s’interessa agli avvenimenti ecclesiali e dell’Istituto; accoglie tutti nella sua preghiera e nel suo cuore. A favore dei poveri incomincia la missione di carità: distribuzione di viveri e di tutto quello di cui hanno bisogno, senza trascurare mai di annunciare il messaggio evangelico, cosa che ancora oggi continua attraverso le sorelle della comunità.
Quando le forze declinano per il passare degli anni, suor Antonietta non perde né il sorriso, né la caratteristica bontà e continua a lasciar trasparire Dio. Arriva alcune volte in punto di morte, ma supera la crisi immersa in un’atmosfera di filiale fiducia nella Madonna. A poco a poco, deve lasciare ogni attività e impara a lasciarsi curare. Non perde tuttavia il proprio tocco umoristico e il sorriso aperto e cordiale, per cui è la simpatia di tutti quelli che la avvicinano. I medici, le infermiere, le consorelle, le persone che la assistono sono ammirati della sua serenità, alimentata da una preghiera e da un’offerta incessante, carica di abbandono e di pace. L’ultimo tratto di cammino è doloroso, ma culmina nella Pasqua di Risurrezione. Si spegne il 27 aprile 2008 presso la casa “Maria Ausiliatrice” di Coacalco (Messico).
Chi l’ha conosciuta la ricorda come la bontà fatta persona, serena, sorridente. Il suo volto lasciava trasparire la bellezza della grazia. Molte persone custodiscono un ricordo bello e riconoscente della sua presenza semplice, cordiale, luminosa. Il testamento più significativo che lascia è la sua vita di bontà accogliente, di generosa e serena disponibilità, l’amore a Gesù e la fiducia in Maria Ausiliatrice.
PREGHIERA PER LA BEATIFICAZIONE
Padre, fonte di vita e di santità,
noi ti rendiamo grazie per la luminosa testimonianza
di suor Antonieta Böhm
che ha vissuto il carisma salesiano
con ardente impulso missionario
e con grande fiducia in Maria Ausiliatrice.
Mostra la tua benevolenza verso di noi
e concedici le grazie che ti domandiamo per sua intercessione…..
Se è nella tua volontà,
glorifica la tua serva fedele,
perché la sua memoria risplenda nella Chiesa
come stimolo ad un cammino di fede gioioso
e ad una carità solidale verso tutti.
Amen.
Note:
Per segnalare grazie o favori ricevuti per sua intercessione, oppure per informazioni, rivolgersi al Postulatore Generale della Famiglia Salesiana: postulatore@sdb.org
Per approfondire: Maria Collino "Suor Antonietta Böhm. Un'eco sommessa della Vergine Maria" Velar ElleDiCi
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