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Venerabile Pietro Bini Sacerdote oratoriano
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Firenze, 23 luglio 1593 - Firenze, 28 dicembre 1635
Il Ven. Pietro Bini (1593-1635), fu il fondatore della Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri in Firenza. Fu a Roma, dove giunse nel 1624, dopo gli studi di Legge a Pisa, e dove ebbe incarichi di Corte, che Pietro Bini conobbe l’Oratorio e maturò la chiamata al sacerdozio, affidatosi alle cure spirituali di P. Scipione de Rossi, della Vallicella. Tornato a Firenze, fondò con Francesco Cerretani nel 1632, su invito dell’Arcivescovo, la Congregazione, nella quale diede esempio di incessante preghiera e di misericordiosa carità nell’accogliere i penitenti che si accostavano al suo confessionale. Già aveva chiuso in Firenze la sua esistenza, Vittorio dell’Ancisa (1537-1598), venuto dalla cerchia di P. Filippo, con il quale aveva condiviso per un decennio il ministero sacerdotale, ospite in S. Girolamo della Carità. A lui, a cui è indirizzata una delle ultime lettere di P. Filippo, inviata da Roma il 7 aprile del 1595, si deve la fondazione della Congregazione delle “Suore Stabilite nella Carità”, il cui nome riecheggia quello della romana “madre dello spirito”.
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Pietro Bini nacque il 23 luglio 1593 a Firenze, da Bernardo e Ginevra Martellini. La sua era una famiglia di mercanti legata in modo particolare alla corte romana.
Dopo una normale infanzia e giovinezza, il 21 dicembre 1617 conseguì il titolo di dottore in giurisprudenza a Pisa e nel 1620 si iscrisse al circolo dei giudici e avvocati di Firenze. Nel 1625 si trasferisce a Roma, per sistemare alcune situazioni economiche del padre e per vedere se vi erano nuove opportunità per i commerci della famiglia.
Ottenuto l’ufficio di assistente di mons. Reggio, elemosiniere pontificio, ebbe modo di constatare in prima persona in quanta povertà e miseria vivessero molte persone. A Roma ebbe modo di conoscere la spiritualità filippina e i padri della Vallicella, tra cui Padre Scipione de Rossi che gli fece da guida spirituale. Abbandonata l’idea di proseguire sulla strada della sua famiglia, il 27 marzo 1632 ottenne gli ordini sacri.
Anche se non riuscì a farsi ammettere nella comunità Vallicelliana, in lui crebbe l’idea di realizzare sul modello oratoriano una nuova comunità. Il progetto iniziò con alcuni giovani a Roma sul modello dei “Padri della Chiesa Nuova”, ma nella più completa autonomia. Dopo questi primo esperimenti don Pietro Bini decise di stabilire la sua piccola comunità nella citta di Firenze dove si era appena usciti dal periodo della pestilenza e si sentiva il bisogno di nuove iniziative religiose che si occupassero di opere assistenziali per la popolazione.
L’arcivescovo Pietro Niccolini e anche il governo granducale accolsero con favore la nuova iniziativa d’ispirazione filippina, tanto che la nuova comunità il 31 luglio 1632 è stata approvata con un apposito decreto arcivescovile.
A Firenze padre Bini è ricordato come un “esempio di incessante preghiera e di misericordiosa carità nell’accogliere i penitenti che si accostavano al suo confessionale”.
Padre Pietro Bini considerato il fondatore dell’Oratorio di Firense, non ebbe modo di vedere il consolidamento della sua intuizione, in quanto tre anni dopo, il 28 dicembre 1635 morì in concetto di santità.
Due anni dopo la sua morte, nel 1637 la nuova comunità fu approvata dal pontefice Urbano VII.
Anche se non è mai stata iniziata alcuna causa di beatificazione, nella congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, padre Pietro Bini è ricordato con il titolo di venerabile.
Autore: Mauro Bonato
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