Ero soltanto un ragazzo quando ebbi la fortuna di avere tra le mani i volumetti davvero aurei del P. Plus e cominciai a leggerli, almeno qua e là, con un profitto, via via più grande. Raggiunsi così "il cuore verginale" del Cattolicesimo, nella promessa che Gesù fa ai suoi, la sera prima del suo patire: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e stabiliremo la nostra dimora in lui" (Gv 14, 23).
Dal giorno del nostro Battesimo, siamo "dimora di Dio". Gesù vivo – e con Lui il Padre e lo Spirito Santo – abitano in noi: nella nostra anima che diventa il "cielo di Dio". Solo il peccato può allontanare Dio da noi e buttarci nella più tremenda solitudine. Allora è il pentimento, unito all’assoluzione sacramentale nella Confessione, che riporta Dio in noi. E Gesù Eucaristico che fa crescere ogni giorno – ogni volta che ci accostiamo a Lui, a riceverlo, - la sua divina presenza nella nostra anima. È Gesù che vive in noi per irradiarsi ai fratelli, nelle opere di carità e di apostolato. È Gesù che vive in noi per condurci alla vita eterna.
Questa è la nostra Fede. Questa dev’essere la nostra vita cristiana-cattolica, ogni giorno, anche oggi: oggi e sempre.
Apostolo della Grazia
Chi ha illustrato in modo semplice e egregio con degli scritti che sono stati a lungo dei veri best-seller della crescita cristiana delle anime, è appunto il P. Rodolfo Plus. Nasce, il piccolo Raoul, il 22 gennaio 1882, a Boulogne-sur-Mer, in Francia. Compie gli studi nel Collegio dei Gesuiti a Boulogne e si innamora di Gesù e della Madonna. Si appassiona all’avventura di Ignazio di Loyola, questo giovane spagnolo del ‘500, soldato audace che a letto, con una gamba spezzata in guerra, ritrova Gesù e decide di consacrare la sua vita a Lui, sempre "soldato", ma "miles Christi" milite di Cristo… E poi raccoglie altri amici e dà vita a una "Compagnia" di militi, per conquistare le anime e il mondo a Gesù Cristo, il vero Capitano, il vero Re che merita ogni servizio: Lui solo. A Lui solo la gloria. Così nacque la Compagnia di Gesù: i Gesuiti.
Raoul, a 17 anni, il 28 settembre 1899, entra come novizio tra i Gesuiti a Saint-Acheul-les Amiens, nella regione di Champaghe, con meta essere al più presto un miles Christi, come Ignazio, Francesco Saverio, Edmond Champion martire della S. Messa, e quanti altri nella "Compagnia" illustre. Intelligente, studioso, obbediente, ardente come dev’essere un Gesuita, dopo i primi voti, studia filosofia nella casa di Gemert in Olanda, dove ha come direttore spirituale, il P. Germain Foch (1854-1929), fratello del generale Foch, vincitore, in Francia, della prima guerra mondiale.
P. Germain forma il giovane Raoul alla dottrina della Grazia santificante – Dio in noi – proprio nel momento storico della crisi del modernismo che nega il soprannaturale e riduce il Cristianesimo a espressione soggettiva della coscienza individuale, finendo di fatto nell’eteismo. Lo sperimentiamo, purtroppo, ogni giorno, anche oggi. Raoul comprende che la vita della Grazia, il "vivere in Grazia di Dio" nell’ordine soprannaturale voluto da Dio e restaurato da Gesù, l’Uomo-Dio, sulla croce, è proprio "lo specifico" della nostra Fede cattolica, e propone di diventarne, in piccolo o in grande, come Dio vorrà, l’apostolo della Grazia: praedicator Gratiae, come deve essere ogni prete, ogni consacrato, anche ogni christifidelis laicus.
Compiuti gli studi teologici e il "tirocinio, come docente di lettere al Collegio Francese di Florennes, in Belgio, P. Raoul Plus viene ordinato sacerdote il 31 agosto 1913. Per un anno, approfondisce ancora i suoi studi, secondo la ratio studiorum di S. Ignazio, quindi parte come volontario: cappellano dei soldati durante la 1ª guerra mondiale.
Ha il coraggio e l’ardire di un vichingo e il cuore di una madre, in mezzo ai suoi giovani soldati, che vuole forti, limpidi, colmi delle Grazia di Dio, anche nell’inferno di una trincea. Sa essere vicino a ciascuno di loro con dedizione e eroismo, con un dono immenso e unico da dare loro: Gesù Cristo! Proprio in questo periodo, scrive le sue due prime opere: "Dio in noi" e "L’idea riparatrice", pubblicati nel 1919. Sono il preludio – l’ouverture – di tutta la sua opera, sino al suo ultimo giorno.
Il 2 febbraio 1921, dopo la dovuta accurata preparazione, P. Raoul emette la professione definitiva dei quattro voti propri della Compagnia di Gesù, aggiungendo quello di obbedienza al Papa. Ne è assai felice.
Guida e scrittore
Ora la sua vita la dedica tutta all’insegnamento della fede e alla formazione dei giovani, alla guida spirituale delle anime, all’apostolato della penna, con una serie di libri densi e divulgativi che rendono l’ascetica e la mistica, il cammino di santità accessibile a chiunque abbia buona volontà.
Dopo la guerra, insegna per anni Religione all’Istituto Cattolico di Arti e Mestieri a Lilla, e accompagna "la congregazione mariana" (la benemerita associazione di congregati in nome della Madonna, della Compagnia di Gesù) nelle Facoltà cattoliche. La sua parola incanta e trascina le anime a Gesù. Giovani e adulti, umili laici e consacrati, religiosi e sacerdoti lo scelgono come direttore spirituale. Il suo confessionale è sempre assiepato.
Nel medesimo tempo, resosi conto del fascino suscitato dai suoi primi libri, scrive, uno dopo l’altro, circa 30 libri bellissimi e collabora con articoli chiari e luminosi a La Croix, il quotidiano cattolico, al Messaggero del Cuore di Gesù, dei Gesuiti, alla Revue théologique. La Realtà centrale, anzi unica che tutto lo prende e che continuamente illustra, è Gesù, Gesù solo, Gesù vivo nell’Eucaristia, Gesù vivo nella nostra anima, Gesù che vive in noi per dilatarsi: ecco, proprio come insegna San Paolo: "Non sono più io che vivo, è Gesù che vive in me" (Gal 2,20). "Per me, la vita è Cristo" (Fil 1,21).
Escono dal suo cuore e dalla sua penna, testi colmi di luce, come: In Cristo Gesù, nel 1923, forse il suo capolavoro; Il Cristo nei nostri fratelli (1924), Cristo nella nostra preghiera (1925), La follia della Croce (1926). Ma ha spiegato anche come vivere, in pratica, questa stupenda realtà con "Come pregare sempre" (1925). Dopo essersi dedicato a trattare problemi e vita dei giovani, alla luce di Gesù, dei chiamati davanti alla loro vocazione, dei fidanzati e degli sposi, al calore del fuoco divino che è Gesù Cristo, P. Raoul ritorna al suo tema fondamentale, in un altro capolavoro: Irradiare il Cristo (1935), dedicato all’apostolato più vero e più autentico, il vero unico apostolato.
I suoi libri si diffondono in mezzo al popolo cristiano, tra i giovani, nei seminari e negli studentati religiosi, nelle scuole e nelle associazioni cattoliche. Sono tradotti, lui vivente, en diverse lingue, anche in italiano, con una diffusione mirabile e un’ancor più mirabile diffusione di luce: l’innamoramento di Gesù che egli ha risvegliato nelle anime, solo Dio lo conosce, anche nelle anime più semplici. Il suo stile, la sua spiritualità, è la più semplice, possibile a tutti coloro che intendono vivere la fede, sino in fondo, senza complicazioni e senza "fumi" di sorta. È lo stile, la spiritualità del Vangelo, di S. Paolo, del Cattolicesimo in quanto tale, di Gesù stesso in persona.
"Scopri Gesù vivo in te, dal giorno del tuo Battesimo, pensa sempre che Gesù è tuo intimo, più intimo a te di te stesso, e che attende da te un rapporto di amicizia, di intimità, di unione sempre più profonda. Ascoltalo, parlagli, condividi la tua vita con Lui, come Lui vuole a ogni istante condividere la sua Vita divina con la tua. Amalo con cuore indiviso, qualunque sia la tua condizione, di celibe, di sposato, di consacrato, di sacerdote – secondo il tuo stato di vita – ama Gesù perdutamente e sperimenta, anche se non lo senti sensibilmente, la sua presenza, la sua amicizia, il suo amore divino. Sii orante della sua preghiera; sii pieno dellA SUA CARITà VERSO IL Padre e verso i fratelli; sii puro, forte, luminoso della sua purezza, della sua fortezza, della sua luce. Identificati, nel tuo stato di vita, in Lui. Ecco, vivi in Cristo Gesù: è questa la tua certezza, la tua dimora, la tua stabilità più vera e più piena. La tua esistenza sarà vera e felice, soltanto in Cristo Gesù".
"Essere altri-Gesù"
Per vivere tutto questo, non sono richiesti dei doni straordinari, che Dio dà a chi vuole (pensiamo, per esempio, a S. Padre Pio), ma soltanto è richiesto di vivere "in grazia di Dio", questa "vita nuova"; che è Gesù stesso, la vita della SS.ma Trinità, che Gesù comunica alle anime. È "l’estasi della Grazia", "l’estasi continua" non di fenomeni mistici particolari, ma "la realtà più reale", l’essere ontologico nuovo, l’ordine soprannaturale, divino, restaurato dal Crocifisso con il suo Sacrificio.
Chi vive così, pur nella quotidianità della sua giornata, anche la più nascosta, non solo è un buon cristiano, ma diventa "conforme a Cristo": potremmo giustamente dire "cristico", "cristificato". È la meraviglia più grande dell’esistenza, cui conduce, a grandi passi, Gesù Eucaristico offerto in sacrificio nella Messa e ricevuto santamente nella Comunione: il "dino cristico", il diventare e "essere altri Gesù".
Allora, spiega il P. Raoul Plus, l’apostolato, l’evangelizzazione più vera è appunto "irradiare Gesù", come dice il titolo bellissimo di uno dei suoi testi più belli: "La spina sia sempre ben fissa nella presa: il tuo apostolato sia irradiare Gesù ai fratelli".
Durante la 2ª guerra mondiale, ancora a Lilla, è chiamato a diventare direttore spirituale nel Collegio S. Giuseppe. In questi anni, non smette anzi continua a scrivere, più fecondo di prima, pur nell’età che avanza, di pagine semplici e ardenti: Gesù presso il focolare. Per gli sposi (1941), La meditazione quotidiana del seminarista (1941, La nostra storia divina (1941), Polvere, ricordati che sei splendore (1944), Sacerdote oggi, domani e sempre (1944), La Santa Messa (1946), Seminare la gioia (1946), Come presentare Cristo ai nostri tempi (1946), L’ingresso nella casa del Padre (1950), La pace interiore (1963).
Sono soltanto i titoli più belli e più noti, pubblicati in Italia dalla casa editrice Marietti. Eccetto qualcuno di questi testi, non è facile trovarli oggi, mentre sarebbe assai utile, proprio in questo nostro tempo in cui abbiamo smarrito Gesù, che è l’unica soluzione di tutti i problemi come già aveva scritto Tertulliano, riavere tra le mani opere come quelle di P. Rodolfo Plus, di singolare attualità e necessità oggi.
Gli ultimi anni della sua vita, li trascorse nell’infermità e nell’offerta, "scrivendo" nella sua carne ciò che aveva annotato alcuni decenni prima nel suo libro "La follia della Croce": una cosa sola con Gesù Crocifisso. A 76 anni, il 23 ottobre 1958, se ne andò in pace "nella casa del Padre, come pure aveva scritto in uno dei suoi ultimi libri. Anche i Pontefici, come Pio XI e il ven. Pio XII, insieme a Vescovi innumerevoli avevano raccomandato i suoi libri. Così li raccomandarono molti buoni padri e maestri di spirito, seguendo l’appello del P. Plus:
"Salvare il mondo non è mai stata un’opera facile. Né per il Figlio di Dio. Né per gli apostoli del Figlio di Dio. Ma Gesù, l’Uomo-Dio, è con noi! Con un Capo, come il Figlio di Dio, che cosa non faranno dei soldati generosi, trascinati dai suoi metodi, e risoluti? "Voi – dice Gesù – siete con Me. E io… ho vinto il mondo". Non "vincerò", ma "ho vinto". Ma occorre oggi il mio appoggio attuale, comprensivo, intelligente. Quando tutti gli altri-Cristi si saranno decisi a aiutare il Cristo, la redenzione per mezzo del Cristo, sarà piena e completa. Mio Dio, fa’ sorgere degli apostoli di cui il mondo ha bisogno e come Tu richiedi".
Autore: Paolo Risso
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