Nata ad Orihuela (Spagna) il 25 dicembre 1575, dagli ottimi genitori ebbe un'esemplare educazione, a cui corrispose così alacremente da emettere il voto di verginità. Rifiutata ogni proposta di matrimonio, entrò tra le Agostiniane del patrio monastero di S. Sebastiano martire il 15 maggio 1597, preceduta dalla fama di santa, e vi professò il 18 maggio 1598. A ventisei anni appena fu eletta maestra delle novizie: nel delicato incarico riuscì così bene che anche le consorelle cercavano di approfittare delle sue lezioni e dei suoi esempi.
Mai in ozio, assorta in Dio, staccata dalla terra, accesa d'amore per il prossimo, specchio di ogni virtù, modello di regolare osservanza, ebbe anche viva devozione alla S. ma Trinità, a Gesù Bambino, all'Eucarestia, alla Passione, alla Vergine, a san Giovanni l'Evangelista, a s. Agostino e a san Nicola di Tolentino.
Il Signore le concesse estasi, numerose visioni e i doni della profezia, delle lacrime e dell'intelligenza delle Sacre Scritture. Tuttavia la venerabile si inabissava nell'umiltà, nella modestia, nel raccoglimento, nella preghiera e nella penitenza. Morì in concetto di santità il 2 giugno 1607 e alla sua tomba i devoti ottennero grazie e prodigi. Perciò nel 1615 fu istruito dal vescovo di Orihuela il processo per la sua beatificazione e nel 1616 si ebbe la ricognizione delle sacre spoglie.
Nel 1619 il processo doveva essere portato a Roma, ma il latore morì e la pratica andò smarrita; fu rintracciata nel 1886.
Nel 1893 venne pubblicato il decreto sugli scritti della Guillén, mentre quello di introduzione della causa venne segnato il 2 giugno 1896 e quello sulla validità dei processi il18 dicembre 1929. Il 19 novembre 1970 ebbe luogo la lettura del decreto di riconoscimento delle virtù eroiche.
Autore: Agostino Giacomini O.S.A.
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