Nacque a Palma di Majorca il 5 settembre 1664. Fin da piccola si mostrò molto incline alla pietà. Giovane distinta, rifiutò ogni proposta. Dentro di sé ripeteva: Mi sono innamorata di Dio e solo con il mio sposo Gesù Cristo voglio accasarmi. Sentiva la chiamata alla vita religiosa, ma prima di iniziarla, fece voto di consacrarsi totalmente a Gesù Cristo. Grande influsso ebbe su di lei, nel concretizzare la sua vocazione, l'agostiniana secolare di Majorca Isabella Reira, diretta spiritualmente dal padre agostiniano Pietro Binimelis, col quale cominciò a confessarsi. Cosi, dal confessionale della chiesa degli agostiniani di Nostra Signora del Soccorso, passò a far parte, il21 ottobre 1684, come postulante, del convento delle agostiniane della Purissima Concezione. Si dedicò a lavori umili nella cucina, nell'orto, ecc.
Assetata di vita di perfezione, ebbe la delusione di non trovare l'ambiente del monastero all'altezza che sperava. Seppe reagire come un profeta di Dio, anelando all'autentica vita di osservanza. Le sue parole causarono impatto e accoglienza tali che la comunità chiese al vescovo di fare in modo che Caterina entrasse nel noviziato come novizia del coro. Fece la professione il 10 novembre 1686. Gli incarichi che svolse nel monastero furono servizi di attività manuale, guardarobiera, panettiera, sacrestana e infermiera. La sua missione di infermiera non si limitava alla cura del corpo, la esercitava molto più avvicinando le persone a Dio.
I suoi tre grandi amori furono la Passione del Signore, l'Eucarestia e l'Immacolata Concezione. Fu una grande mistica, e non le mancarono momenti di aridità spirituale. Era un apostolo nella comunità. Nelle sue preghiere occupavano un posto molto speciale le sante anime del Purgatorio. Tra i santi di sua maggiore devozione, figurano il beato Raimondo Lullo, sant'Agostino e san Tommaso di Villanova. Morì il18 gennaio 1735 in tanto alto concetto di santità, che il comune di Palma decise di celebrare il suo anniversario di morte con molta solennità. Fu sepolta a fianco delle altre suore del monastero, però in luogo separato.
Il 6 febbraio 1781 i suoi resti furono traslati nella sala capitolare. Il processo ordinario informativo per la beatificazione ebbe luogo nel 1933-36.
Autore: Balbino Rano O.S.A.
|