"Per chi conosceva padre Loring il rapporto, l'associazione di idee, non era solo quella del suo libro 'Per Salvarti', sarebbe un libro di avventure. Egli stesso era un libro di avventure. Era un'avventura. Ho avuto la gioia di conoscerlo quando era già vescovo di Cadice, e tutti i miei incontri con lui, abbastanza numerosi, alcuni più divertenti di conversazione, altri più circostanziali in momenti pubblici, in concelebrazioni, sono stati sempre molto gratificanti. Perché era una vita piena, una vita che malgrado l'età avanzata era piena di dinamismo, di progetti, di intenzioni sempre evangelizzatrici al servizio di Dio e degli uomini”.
Sono state queste le parole di monsignor Rafael Zornoza, vescovo di Cadice e Ceuta, al funerale del noto apologeta e divulgatore cattolico padre Jorge Loring, nella chiesa di San Giacomo Apostolo di Cadice, l'11 gennaio scorso.
“La vita di padre Loring – ha spiegato monsignor Zornoza – era piena di aneddoti. Alcuni sono diventati famosi, altri meno, ma tutti sono tipici di una vita molto lunga e molto attiva. Dai suoi moltissimi viaggi in America, dei quali era tanto orgoglioso perché andava sempre a lavorare e aveva sempre una richiesta maggiore, fino a qui a Cadice, dove si sentiva a casa, a proprio agio, accolto, e ha potuto lavorare tanto. Dai cantieri navali, dove raccontava aneddoti di conferenze quaresimali, di esercizi spirituali, di predicazioni perfino negli spogliatoi delle fabbriche in cui veniva ascoltato in un silenzio assoluto e con grande rispetto ed era felice, fino ad altri momenti in cui con meno capacità e attività per il passare degli anni entrava nelle nuove tecnologie per rispondere a dubbi, inquietudini, problemi personali”.
In uno dei passi più significativi della sua omelia, il vescovo di Cadice e Ceuta ha rivelato il suo primo segreto: “Ma tutto ciò ha un segreto. Tutte queste cose nella vita di una persona non sono casuali, assolutamente. E non bisogna approfondire molto per scoprire il segreto di padre Loring, perché è ben evidente. Il segreto è che è stato un uomo di Dio. Direi che era un gesuita perfetto, ispirato a Sant'Ignazio di Loyola e alla stessa storia evangelizzatrice della Compagnia di Gesù. Con l'esperienza fatta vita, interiorizzata, assaporata, gustata interiormente di chi cerca in tutte le cose la maggiore gloria di Dio: ‘Ad maiorem Dei gloriam’”.
Monsignor Zornoza ha sottolineato con forza il potere dell'essere strumento che ha saputo vivere pienamente: “Padre Loring aveva espressioni felici. Mi ha raccontato che quando in qualche modo richiamavano la sua attenzione perché parlando, predicando, nelle sue conferenze gridava, rispondeva: 'Sì, io grido, ma è lo Spirito Santo che colpisce davvero i cuori. Io metto semplicemente tutto ciò che ho'. È una grande lezione di vita: quando si mette il poco che si ha, Dio pone il quasi tutto nel quasi niente che abbiamo. E se noi non mettiamo quel quasi niente che abbiamo, Dio non mette quel quasi tutto che fa tutte le cose. Perché siamo strumenti di Dio”.
Qual è stato il secondo segreto di padre Loring? Monsignor Zornoza lo descrive così: “E in questo senso, anche se a livello pubblico padre Loring è noto per i suoi libri, il suo segreto era nel confessionale. È stato un uomo di misericordia, un uomo che ha conosciuto la misericordia di Dio, e questo non ha niente di pubblico. Il fatto di attendere ore che arrivasse qualche penitente a cui poter dare un consiglio è credere nella misericordia di Dio, sapere di essere uno strumento di quella misericordia e vivere il proprio apostolato come un vero sacerdote che sa che può comunicare la gioia del perdono e la vita nuova di Dio agli uomini”.
Per concludere, emozionato come tutti i presenti, il presule ha affermato che “il Signore terrà padre Jorge Loring nella sua gloria con i sacerdoti santi. La nostra preghiera e il nostro suffragio nella Messa lo accompagneranno, come gratitudine e come un'opera di misericordia, molto piccola in ciò che possiamo fare per lui, ma molto grande davanti a Dio che vede i cuori e lo ricompenserà come noi non sappiamo fare”.
Al termine del funerale solenne, padre Fernando Marrero, SJ, Superiore della Comunità di Gesuiti del Puerto de Santa María, dove padre Loring ha vissuto fino alla fine, ha avuto sentite parole di ringraziamento. “Se dovessi rimanere con un'idea generale, sarebbero le parole di San Paolo: 'Siate saldi nella fede', perché bisogna vedere quanto era saldo nella fede padre Loring!”
“In questa chiesa ci congediamo da lui, anche se le persone muoiono quando nessuno le ricorda, e io credo che questo sia impossibile, per cui padre Loring non morirà mai!”
Autore: José Antonio Medina Pellegrini
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