Pieve a Nievole, Pistoia, 6 maggio 1858 - San Vivaldo di Montaione, Firenze, 25 ottobre 1937
Da tutti è ricordato come un francescano umile e pio che seppe trasmettere ai giovani confratelli con la parola e l’esempio una formazione spiritualmente affinché potessero vivere una vita religiosa all’insegna della perfezione. Diede alle stampe numerose opere di spiritualità francescana e alcune biografie di santi francescani, fra cui Sant’Antonio di Padova, San Vivaldo, San Lucchese da Poggiobonsi, il beato Giacomo da Bitetto.
Papa Francesco l'ha dichiarato Venerabile il 7 febbraio 2014.
|
Guglielmo Giacomo Ghilardi nacque il 6 maggio 1858 nel piccolo paese di Pieve a Nevole, in provincia di Pistoia, ed è stato battezzato il giorno successivo.
Il giorno 18 agosto 1867 ricevette la cresima nella parrocchia di Serravalle e fece la prima comunione il 17 giugno 1870.
A quindici anni, sentita la vocazione al sacerdozio, nel mese di settembre 1873 entrò nel seminario francescano di Giaccherino.
Il 5 agosto 1875 vestì l’abito dei frati minori nel convento di San Cerbone Lucca e assunse il nome di Faustino.
Fece la sua prima professione religiosa il giorno 8 agosto 1876e quella solenne il 6 novembre 1879.
Dopo aver compiuto gli studi teologici, il 20 settembre 1880 è stato ordinato sacerdote nella cappella del palazzo arcivescovile di Siena.
Padre Faustino Ghilardi subito dopo l’ordinazione divenne un insegnate nei tre seminari francescani della Toscana. Tra gli anni 1881-83 nel convento di San Romano, a San Vivaldo negli anni 1883-87 e a Giaccherino tra il 1898-1901.
Nella congregazione religiosa dei Frati Minori, oltre all’incarico di definitore provinciale, Padre Faustino ebbe l’incarico di maestro dei novizi e guardiano a Fucecchio di Firenze e maestro dei novizi al Calvario a Pistoia. Negli anni 1907-37 è stato insegnante, maestro dei novizi e guardiano a San Vivaldo di Firenze.
Da tutti è ricordato come un francescano umile e pio che seppe trasmettere ai giovani confratelli la conoscenza delle lettere. Con la parola e l’esempio seppe formare spiritualmente le giovani generazioni affinché potessero vivere una vita religiosa all’insegna della perfezione.
Padre Faustino Ghilardi diede alle stampe numerose opere di spiritualità francescana. Tra queste “Il vero frate francescano” e “Veni mecum del vero frate minore” sintetizzavano la sua visione della vita religiosa nella sua congregazione.
Fu anche l’autore di alcune biografie di santi francescani, fra cui Sant’Antonio di Padova, San Vivaldo, San Lucchese da Poggiobonsi, il beato Giacomo da Bitetto.
Il 25 ottobre 1937, morì in concetto di santità, nel convento di San Vivaldo di Montaione, in provincia di Firenze.
Il processo di beatificazione
Il processo per la beatificazione di padre Faustino Ghilardi fu promosso dalla congregazione dei Frati Minori della Toscana, dopo alcuni decenni dalla sua morte. Il processo informativo aperto da vescovo Marino Bergonzini, il 16 luglio 1963 è stato chiuso il 21 ottobre 1967. Il decreto sulla validità dell’inchiesta diocesana è stato emesso il 24 gennaio 1992 e la Positio è stata pubblicata nel 1995.
Dopo il congresso dei consultori teologici del 26 ottobre 2012, e la sessione ordinaria dei Cardinali e Vescovi del 4 febbraio 2014, con l’approvazione delle virtù eroiche del 7 febbraio 2014, papa Francesco ha dichiarato venerabile padre Faustino Ghilardi.
Autore: Mauro Bonato
|