Sant' Aldemaro di Bucchianico Religioso

Festa: 24 marzo

X sec.

Benedettino, originario di Capua, dopo essere stato per alcuni anni monaco a Montecassino, fu nominato, benché ancora diacono, rettore del monastero di San Lorenzo di Capua, edificato dalla principessa Aloara, vedova di Pandolfo Testa di Ferro, verso il 982. La fama di santità e i miracoli che vi compì indussero l'abate Aligerno (949-86) a richiamarlo a Montecassino. Nacque allora una grossa lite tra la principessa e l'abate, per troncar la quale Aldemaro fuggì a Boviano. Qui operò ancora miracoli: tra l’altro guarì un canonico da grave malatt1a; sfuggì miracolosamente all’attentato di un tale, irritato per una donazione di terre fatta dal fratello al Santo. Più tardi fu ordinato sacerdote. Fondò il monastero di S. Eufemia in Bucchianico di cui fu abate. Passò poi per vari luoghi della diocesi di Chieti costruendo altri monasteri ed evangelizzando il popolo. Mentre si trovava in visita ad uno dei monasteri da lui fondati, fu colpito da febbre nei pressi del paese di S. Martina. Qui morì sulla fine del sec. X o i primi anni dell’XI. Il suo corpo fu sepolto a Bucchianico.

Aldemaro, monaco benedettino originario di Capua, dopo aver trascorso alcuni anni a Montecassino e aver acquisito fama di santità per i miracoli compiuti, fu nominato rettore del monastero di San Lorenzo di Capua, edificato dalla principessa Aloara.
Tuttavia, l'abate Aligerno di Montecassino lo richiamò all'abbazia, scatenando una contesa con la principessa. Aldemaro, per risolvere la controversia, si rifugiò a Boviano, dove operò ulteriori miracoli, tra cui la guarigione di un canonico e la fuga miracolosa da un attentato.
In seguito all'ordinazione sacerdotale, fondò il monastero di Santa Eufemia in Bucchianico, di cui divenne abate. La sua opera di evangelizzazione lo portò a viaggiare per la diocesi di Chieti, fondando altri monasteri.
Durante una visita ad uno di questi monasteri, fu colpito da febbre e morì nei pressi di San Martina alla fine del X secolo o all'inizio dell'XI. Il suo corpo fu sepolto a Bucchianico e la sua memoria liturgica è celebrata il 24 marzo, sebbene il suo nome non sia presente nel Martirologio Romano.
La figura di Aldemaro emerge come quella di un monaco itinerante, dedito alla predicazione e alla fondazione di monasteri, animato da una profonda fede e dotato di carisma taumaturgico. La sua fama di santità, attestata dai miracoli a lui attribuiti, ne fece un punto di riferimento per la Chiesa del suo tempo, contribuendo alla diffusione del monachesimo benedettino nell'Italia meridionale.

Autore: Franco Dieghi