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Transito di Sant’Ambrogio
Festa:
4 aprile
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† Milano, 4 aprile 397
L’Arcidiocesi di Milano commemora, il giovedì in albis, il transito del suo santo vescovo Ambrogio. Nella Messa del giorno è possibile la proclamazione, in alternativa al brano degli Atti degli Apostoli previsto dal Lezionario Ambrosiano per il Tempo di Pasqua, di un testo tratto dalla «Vita di Ambrogio» scritta da Paolino di Milano, suo segretario.
Martirologio Romano: A Milano, deposizione di sant’Ambrogio, vescovo, che, nel giorno del Sabato Santo andò incontro a Cristo vincitore della morte. La sua memoria si celebra il 7 dicembre nel giorno della sua ordinazione.
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Chi forse legge, potrà trovare strano che si parli di sant’Ambrogio all’inizio di aprile. Eppure a sant’Ambrogio sono dedicate almeno quattro celebrazioni: il 4 aprile, giorno della sua morte; il 14 maggio, quando il suo corpo fu «elevato», come si diceva nel Medioevo, per essere sepolto dove ancora oggi riposa, accanto ai due martiri a lui cari, Gervaso e Protaso; il 30 novembre, giorno del suo battesimo, e finalmente il 7 dicembre, quando fu ordinato vescovo per la nostra Chiesa. A dire il vero, neppure il 4 aprile è ricordato dalla nostra liturgia, che sin dall’antichità ha celebrato il «transito» – come si definiva la morte di un santo – di Ambrogio il giovedì «in albis», indipendentemente dalla cronologia. Vi è un senso ben noto: Ambrogio morì all’alba del Sabato Santo 397 e solo dopo aver celebrato i riti solenni della risurrezione del Signore Gesù, si poté sostare in preghiera per intercedere per il santo Vescovo e per chiederne l’intercessione, per la Chiesa che aveva amato e servito con tutte le sue energie. Molti insistevano perché egli stesso chiedesse a Dio il dono della guarigione, tanto era prezioso per la Chiesa e l’impero. Il Vescovo rispose: «Non sono vissuto tra voi così da vergognarmi di vivere: ma nemmeno temo di morire, perché noi abbiamo un Signore buono».
Autore: Ennio Apeciti
Fonte:
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Milano Sette, 6 aprile 2008
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