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Servo di Dio Cosimo Berlinsani Sacerdote, Fondatore

Festa: .

Lucca, 12 dicembre 1619 - Roma, 26 ottobre 1694

Cosimo Berlinsani nacque a Lucca il 12 dicembre 1619 da Vincenzo e Camilla Pinocci. Entrato in seminario si trasferì a Roma dove, nel 1643, entrò nella Congregazione dei Chierici Regolari della Madre di Dio a S. Maria in Campitelli, di cui fu anche parroco per molti anni. Nel 1649 assunse la direzione spirituale di Anna Moroni cui affidò diverse prostitute desiderose di cambiare vita e la incoraggiò ad occuparsi di alcune fanciulle che chiedevano di essere battezzate. Pochi anni dopo, nel 1656, diede alle stampe un libro, La Nutrice Spirituale del Bambino Gesù, destinato alle persone di cui era direttore spirituale e che sarà alla base del carisma della Congregazione delle Convittrici del SS. Bambino Gesù, fondata da p. Cosimo e da Anna Moroni nel 1672.



Nascita e infanzia
Cosimo Berlinsani nacque a Lucca il 12 dicembre 1619 da Vincenzo e Maria Pinocci. Il padre era un medico chirurgo e la madre proveniva da una famiglia di speziali.
Il giovane Cosimo è ricordato come un ragazzo mite che si distinse per pietà e zelo, incline alla virtù e alla vita cristiana.

Diventa sacerdote
Per un periodo della sua giovinezza praticò per passione il mestiere dello speziale e poi maturò in lui l’idea di diventare sacerdote.
Cosimo tra il 1637 e il 1642 studiò teologia presso il seminario della cattedrale di Lucca. Il giorno 25 ottobre 1642, con l’apposita dispensa papale, a soli ventitré anni fu ordinato sacerdote.
Pochi mesi dopo, raggiunse suo fratello Ludovico che esercitava la professione di medico nella capitale e si trasferì a Roma.

Entra tra i Chierici regolari della Madre di Dio
Cosimo era molto devoto alla Madonna, e per questo qualche tempo dopo decise di entrare nella Congregazione della Madre di Dio, che era stata fondata a Lucca nel 1574 dal suo concittadino, san Giovanni Leonardi (1541-1609). La Confraternita dei preti riformato che poi assunse il nome di Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, aveva la sua casa generalizia presso la chiesa di sanya Maria in Campitelli nella capitale e la casa del noviziato presso Santa Maria in Portico.
Cosimo, il 25 marzo 1643 vestì l’abito della Congregazione e iniziò il suo percorso di noviziato, che durerà due anni.
Durante questo periodo ebbe modo di farsi apprezzare dai suoi confratelli e dai suoi superiori, per l’osservanza esemplare della regola e per essere particolarmente dedito alla preghiera.
Il giorno 25 marzo 1646 fece la sua professione solenne, fu trasferito dai superiori nella vicina Chiesa di Santa Maria in Campitelli dove gli venne affidato l’incarico di sacrestano e fu  destinato alle confessioni per la saggezza e la bontà che aveva dimostrato. La sua notorietà si diffuse in città, tanto che al suo confessionale accorreva moltissima gente.

Direttore spirituale di Anna Moroni
Tra le figlie spirituali di don Cosimo Berlinsani c’è anche la Serva di Dio Anna Moroni.
Infatti, nel 1649, quando padre Giuseppe Gobbi fu trasferito da Roma, Anna Moroni decise di affidarsi alla direzione spirituale di padre Cosimo Berlinsani. In questo periodo, padre Cosimo ebbe modo di conoscere le doti umane e spirituali della Moroni.
Con lo scoppio della peste nel 1656, su indicazione di padre Cosimo, Anna Moroni andò ad alloggiare nei pressi dell’ospedale dove lavorava il fratello del suo direttore spirituale, e si mise ad aiutarlo.

Scrive il libretto “La Nutrice spirituale del Bambino Gesù”
Nel 1656 padre Cosimo Berlinsani diede alle stampe un libro, “La Nutrice Spirituale del Bambino Gesù”, destinato alle persone di cui era direttore spirituale. Era un libretto devozionale dove l’autore accanto alle mansioni materiali di una nutrice, proponeva tutta una serie di atti di pietà e pratiche devozionali.
All’inizio del testo il lettore era avvertito: “Chi non è innamorato e non ama veramente il Gesù Bambino, o non desidera esserlo non si metta leggere questo libretto”.
Secondo padre Cosimo, se una balia che aveva il dovere di nutrire, lavare o vestire il Santo Bambino doveva accompagnare i suoi gesti con altrettante virtù e atti di carità da praticare durante tutta la propria vita. Padre Cosimo scriveva: “Darete a questo Bambino il cibo due volte al giorno ed eseguirete ciò facendo due ore di orazione mentale. Farete in modo che dorma almeno un’ora la mattina e una il giorno, e farete questo rimanendo voi in silenzio”. Inoltre nel testo c’erano numerose preghiere o invocazioni per il Bambino Gesù.
Anna Moroni accolse con entusiasmo questo testo di padre Cosimo, facendolo diventare il suo programma di vita.

Inizia l’avventura delle Convittrici
Nel 1659 si presentarono a padre Cosimo nove bambine che volevano fare la prima comunione. Essendo impreparate, il sacerdote le inviò da Anna Moroni affinché le istruisse e le preparasse a ricevere degnamente l’Eucarestia. Anche altri parroci fecero la stessa cosa.
Sotto la direzione di padre Cosimo, nel 1661 la Moroni iniziò a prendersi cura di due prostitute, che avevano deciso di cambiare vita e di una schiava africana, istituendo presso palazzo Serlupi in piazza Margana, una scuola per loro affinché fossero istruite nelle virtù umane e cristiane.
Questa iniziale esperienza, pose le fondamenta della Congregazione delle «Convittrici del Santissimo Bambino Gesù» per le quali padre Cosimo redasse la prima regola di vita.
Dopo che nel 1667 Anna e la sua comunità dovettero trasferirsi in una casa a prezzo modesto, con padre Cosimo iniziò il progetto per pensare ad una comunità di donne consacrate dedite a tempo pieno all’accoglienza gratuita di bambine e ragazze per prepararle alla Prima Comunione, all’accoglienza di quelle giovani che volevano entrare in monastero e di tutte le donne sposate che intendevano fare gli esercizi spirituali.

Fondatore delle “Convittrici del SS. Bambino Gesù”
Nel 1671, la comunità era formata da 42 donne. Tra queste, padre Cosimo e Anna Moroni ne scelsero dodici, in onore dei Santi Apostoli e le fecero diventare le “Convittrici del SS. Bambino Gesù”.
La comunità elesse all’unanimità e con voto segreto Anna Maroni quale superiora. 
L’inizio ufficiale dell’Istituto verrà spostato di qualche mese, nel giorno 2 luglio 1672, quando Anna Moroni e le sue dodici compagne fecero le promesse di obbedienza, castità e povertà a cui accompagnarono il solo voto di perseveranza nella comunità fino alla morte. In altre parole le Convittrici non emettevano i voti solenni come le religiose, ma promettevano di rimanere fino alla morte, nell’Istituto vivendo i tre consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. Nasceva così una comunità non monastica ma d’indirizzo laicale.

Scrive la regola per la Congregazione
Con l’aumentare del numero delle educande e delle Convittrici, il 25 marzo 1674 padre Cosimo e Anna Moroni decisero che era arrivato il momento di preparare una regola della Congregazione. Inoltre, nello steso periodo padre Cosimo scriveva a tutti parroci di Roma per spiegare l’utilità delle Convittrici del SS. Bambino Gesù.
Dopo la prima bozza di regolamento del 1674, e la morte di Anna Maroni avvenuta il giorno 8 febbraio 1675, padre Cosimo, cinque anni dopo redisse una nuova e più ampia stesura della regola, continuando ad essere sempre al fianco delle sue figlie, richiamando in continuazione la memoria della loro fondatrice.
Dopo la morte della Moroni, padre Cosimo continuò a dirigere spiritualmente l’Istituto fondando altre case fuori Roma ognuna «sui iuris», in modo che ciascuna potesse mantenere la propria indipendenza.
Nel 1683 divenne il promotore dell’apertura di una nuova comunità a Spoleto e nel 1684 a Città di Castello.

Sempre al fianco delle Convittrici
Padre Cosimo nel suo ruolo di fondatore della Congregazione, fu spesso vittima dell’invidia e di alcuni dissensi e persecuzioni persino da parte di suoi confratelli e superiori, i cui “obblighi accolse con premurosa carità e lungimirante obbedienza”.  Superate queste difficoltà e ristabilito pienamente nel suo ruolo, si adoperò per l’approvazione della regola della Congregazione, che avvenne in via provvisoria nel 1687 e in via definitiva nel 1693.
Poco prima di morire padre Cosimo volle che a seguire la Congregazione fosse nominato padre Federico Orsucci, che lo affiancava nell’assistenza delle Convittrici.
Nel 1693 fece stampare un opuscolo per cercare degli aiuti economici per le Convittrici e promosse l’apertura della casa di San Severino e di Rieti.
Nell’ottobre del 1684 si ammalò gravemente. Dopo nove giorni di agonia, padre Cosimo Berlinsani morì in concettò di santità a Roma, il giorno 26 ottobre 1694.
Venne sepolto nella chiesa di Santa Maria di Campitelli, dove aveva vissuto per oltre mezzo secolo.

Le Convittrici dopo la morte del fondatore
Nel 1717, con l’allora Protettore della Congregazione, il cardinale Lorenzo Corsini, le Convittrici assunsero la Regola di Sant’Agostino e divennero le Oblate Agostiniane del SS.mo Bambino Gesù.
Nel XVIII secolo, la Congregazione di diffuse ad Ascoli Piceno (1701), a Fermo (1717), a Sezze (1717), a Palestrina (1722) e poi a Gualdo Tadino (1817).
Nel 1926 venne decisa l’unione delle diverse Case e la costituzione giuridica di una Congregazione centralizzata; e nel 1928, le Oblate da laiche passarono allo stato di religiose.
Con l’unione della Congregazione le sorelle andarono oltre i confini europei e arrivando a fondando diverse case in Brasile e in Perù.

Il processo per la beatificazione e Canonizzazione
Il giorno 5 giugno 2015 presso il vicariato di Roma furono aperte le Cause per la Beatificazione e Canonizzazione di padre Cosimo Berlinsani e Anna Moroni. In quell’occasione il vicario giudiziale del Tribunale diocesano presentò le biografie dei sue Servi di Dio affermando che si “completavano armonicamente della spiritualità, nitrendosi vicendevolmente nella fede per realizzare, in tale unità e nella rettitudine cristiana, il progetto d’amore affidato da loro da Dio”.
Il 31 maggio 2019 è stata chiusa l’inchiesta diocesana storica delle cause di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio padre Cosimo Berlinsani, sacerdote professo dell’Ordine della Madre di Dio e fondatore delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù, e della serva di Dio madre Anna Moroni, fondatrice delle Suore Oblate del Santissimo Bambino Gesù.

PREGHIERA per ottenere grazie
attraverso la sua intercessione

O Padre, di ogni bene,
nell’incarnazione del tuo Figlio Gesù ci hai rigenerati,
nella redenzione liberati dal male e dalla morte
e con il dono dello Spirito Santo resi nuove creature.
Tu hai scelto il Servo di Dio, Padre Cosimo Berlinsani,
e con doni speciali di discernimento
e mansuetudine lo hai posto come pastore zelante
e guida del tuo popolo;
concedi per sua intercessione la grazia che ti chiediamo.
Per Cristo nostro Signore. Amen
(Gloria al Padre).


Autore:
Mauro Bonato


Note:
www.suorebambinogesu.it

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Aggiunto/modificato il 2020-07-15

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