Diamantina, Brasile, 16 agosto 1907 - Belo Horizonte, Brasile, 16 ottobre 1981
Religiosa professa della Congregazione delle Suore Ausiliatrici di Nostra Signora della Pietà; superò calunnie e accuse per le quali fu anche segregata nella Casa Madre della Congregazione in condizioni di semi-prigionia: obbligata a svolgere i lavori domestici, non poteva comunicare con nessuno, neppure con i familiari e doveva mangiare nella propria stanza. Con fortezza sopportò le sofferenze, nascondendole agli altri, attraverso il peculiare senso dell’umorismo e l’autoironia che l’aiutava a difendersi dagli attacchi. Papa Francesco l'ha dichiarata Venerabile il 18 febbraio 2022.
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La Serva di Dio è nata a Diamantina, nello Stato del Minas Gerais, in Brasile, il 16 agosto del 1907 e le fu dato il nome di Maria da Conceiçao, i genitori erano Gioacchino Antonio dos Santos e Eulalia dos Santos. In famiglia fu educata cristianamente, partecipava regolarmente alla Messa e quando fu adulta fu catechista e animatrice. Animava le celebrazioni con il canto e con il suono della chitarra. Ben presto manifestò la vocazione alla vita religiosa e la famiglia l’appoggiò pienamente e l’aiutò nel cammino vocazionale. Scelse di entrare in una Congregazione religiosa del Brasile dello Stato del Minas Gerais, la Congregazione delle Suore Ausiliatrici di Nostra Signora della Pietà. L’11 febbraio del 1935 entrò nel Noviziato e il 19 marzo dell’anno seguente fece la emise la prima Professione, prendendo il nome di Suor Benigna Vittima di Gesù. Fu mandata a prestare servizio agli ammalati nell’ospedale della Santa Casa della cittadina di Itatina e conseguì il diploma di infermiera. Nel 1941 emise i Voti Perpetui dedicandosi sempre di più alla preghiera e all’assistenza del prossimo. Nel 1943 fu nominata Superiora della Comunità religiosa di Itatina continuando sempre a lavorare nell’ospedale. Oltre ad assistere i malati nei loro bisogni corporali, insegnava loro il catechismo, la devozione alla Madonna e la recita del Rosario. Nel 1948 fu trasferita a Caeté per prestare servizio nell’ospizio San Luigi. In questo periodo iniziarono le sue sofferenze fisiche, offriva tutto per la santa Chiesa, i sacerdoti e i peccatori. Nel 1950 fu mandata nell’ospizio – ospedale di Lambari dedicandosi con particolare amore ai più poveri e ai più bisognosi ottenendo molte conversioni e ritorni alla fede. Nel 1955 fu trasferita nel collegio di Nostra Signora di Lourdes in Lavras. Lavorò molto con le famiglie e soprattutto con i giovani e i bambini, alunni del collegio insegnando loro la fede cristiana. Nel 1960 fu inviata nell’ospedale della Santa Casa di Misericordia di Sabarà. S’impegnò molto, oltre che all’assistenza sanitaria, nella catechesi al personale medico e ai pazienti, aiutava le persone con le sue preghiere e i suoi saggi consigli. Molte persone si recavano da lei anche da altre città per chiedere consiglio e preghiera. Nel 1963 ritornò nell’ospizio San Luigi e vi rimase fino al 1966, quando fu richiamata a Lavras per ricostruire l’orfanotrofio “Augusto Silva”, qui svolse un’opera veramente straordinaria. Quando arrivò in quel luogo le necessità erano innumerevoli, praticamente non c’era quasi nulla e tramite i benefattori e le persone che si rivolgevano a lei. Riuscì in breve tempo a ricostruire e organizzare non solo l’orfanotrofio, ma anche un ospizio per le persone abbandonate e un asilo per i bambini. Organizzò anche uno studio dentistico per curare i poveri che ne necessitavano. La Serva di Dio più volte uscì a questuare denaro, cibo e oggetti. Era cercata da poveri, ricchi, giovani, bambini e malati. Le conversioni erano numerose, a tutti insegnava la più tenera devozione alla Madonna, la recita del Rosario e del Salve Regina, i devoti aumentavano sempre di più. Nell’ospizio costruì la cappella di San Giuseppe perché i ricoverati potessero assistere quotidianamente alla Santa Messa. Costruì anche una grande grotta di Lourdes. Ormai la sua opera stava ben avviata, diversi gruppi di preghiera si riunivano regolarmente per la recita del Rosario. Lo stato di salute della Serva di Dio si aggravò ulteriormente e il 16 ottobre 1981 morì santamente assistita dalle sue consorelle e accompagnata dalla preghiera delle innumerevoli persone che aveva aiutato e consolato. Per continuare la sua opera fu fondata l’Associazione degli Amici di Suor Benigna. La fama di santità che già godeva in vita non è mai venuta meno. La sua sepoltura è quotidianamente visitata e i gruppi di preghiera che portano il suo nome sono innumerevoli in tutto il Brasile.
Fonte:
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www.postulazionecausesanti.it
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Note:
Per maggiori informazioni: info@postulazionecausesanti.it
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