«Scompare un amico e un padre per il Movimento e per la Repubblica». Così Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano Lavoratori (Mcl), commenta la morte, a 100 anni, di Giovanni Bersani, uno dei fondatori del Mcl e una delle figure più importanti dell’associazionismo cattolico, senatore e parlamentare europeo.
Amico di Gedda, fondatore dell’ong Cefa, viveva a Bologna. Come ha dichiarato nell’ultima intervista ad Avvenire, raccontando la scissione dalle Acli e il rapporto, solidissimo, con Paolo VI, «noi credevamo che l’associazione dei lavoratori dovesse impegnarsi in una politica di formazione, di azione sociale, di partecipazione, di cooperazione in cui i cattolici non facevano propria la visione marxista ma restavano fedeli alla Dottrina sociale della Chiesa».
Oggigiorno, ha detto anche, «avere una formazione politica che consenta ai cattolici dell’area sociale di proporre e sostenere una linea d’azione convergente resta necessario. In questo momento vediamo solo frammentazione ma sotto la superficie si sta tentando pazientemente di tessere convergenze».
Costalli piange l’amico di tante battaglie: «È stato un maestro nella fedeltà al Magistero e non mi ha mai fatto mancare il suo consiglio. Ci mancherà molto».
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