Si è celebrata il 13 ottobre 2013 la beatificazione dei FF. Crisanto, Aquilino, Cipriano José e 65 compagni (due dei quali laici) martirizzati in Spagna negli anni 1936 e 1939. I nostri martiri fanno parte di un gruppo di 522 persone, testimoni della fede e martiri nella Spagna del secolo XX beatificati a Tarragona (Spagna) nella medesima occasione. Questa celebrazione ha coinciso con la chiusura dell’anno della fede, inaugurato da Benedetto XVI a Roma, nell’ottobre del 2012, all’inizio del Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione. Per questo motivo, come Istituto marista, desideriamo sottolineare la dimensione profonda che animava i nostri martiri, definendoli testimoni della fede. Il termine martire, di origine greca, ancora oggi in quella lingua significa testimone. Ed ognuno dei membri di questo gruppo di 68 martiri non ha fatto altro che essere un testimone. La loro età oscilla tra i 19 ed i 63 anni (due terzi di loro avevano meno di 40 anni); di origini geografiche e familiari molto diverse (tre di loro erano francesi); con abilità e capacità diverse; fratelli e laici… Ciò che avevano in comune era una fede profonda che ha dato senso alla loro vita e, al momento indicato, anche alla loro morte. Ispirati da Maria, discepoli di Champagnat, oggi interpellano noi che viviamo agli inizi di questo XXI secolo. È vero che la loro memoria rimane lontana nel tempo, e magari non comprendiamo del tutto i processi di beatificazione e canonizzazione, però dobbiamo ammettere che il messaggio che ci trasmettono è di impressionante attualità.
Fonte:
|
|
www.champagnat.org
|
|