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Villaescusa del Butrón, Burgos, Spagna, 9 agosto 1917 – Suances, Spagna, 15 gennaio 1937
Emilio Huidobro Corrrales, rimasto orfano di entrambi i genitori e maltrattato dal patrigno, venne ospitato insieme al fratello Aníbal nel Patronato di San Giuseppe, diretto a Burgos da un sacerdote, don Valentín Palencia Marquina, per l’accoglienza di bambini e ragazzi orfani o abbandonati. Si trovò molto bene nella nuova situazione e fu apprezzato per il suo buon carattere. Quando don Valentín venne arrestato durante la guerra civile spagnola, il diciannovenne Emilio volle condividerne la sorte insieme ad altri tre giovani, Donato Rodríguez García, Germán García García e Zacarías Cuesta Campo. Tutti e cinque vennero quindi uccisi il 15 gennaio 1937 sul monte Tramalón, nei pressi di Suances. sotto il pontificato di papa Francesco. La loro memoria liturgica cade il 15 gennaio, giorno della loro nascita al Cielo.
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Emilio Huidobro Corrrales nacque il 9 agosto 1917 a Villaescusa del Butrón presso Burgos, in Spagna; fu battezzato il 15 dello stesso mese presso la parrocchia di San Torquato. Sviluppò un carattere gioioso e socievole, unito a una corporatura alta e robusta, che gli faceva dimostrare più anni di quanti ne avesse.
Alla morte di suo padre Íñigo, sua madre Agapita si risposò con un tale Florentino, che maltrattava Emilio e suo fratello Aníbal. Quando anche la madre morì, i due figli vennero portati da uno zio al Patronato di San Giuseppe, diretto a Burgos da un sacerdote, don Valentín Palencia Marquina, per l’accoglienza di bambini e ragazzi orfani o abbandonati.
Emilio si adattò molto bene alla nuova situazione, a differenza del fratello. Imparò a suonare quasi ogni genere di strumento, sia a fiato sia a corda, dato che la musica aveva un gran peso nel progetto pedagogico dell’istituto: più di una volta sostituì il direttore della banda, Donato Rodríguez García, quando non poteva dirigere. In più, impartiva lezioni di geometria agli altri ragazzi, che lo rispettavano per il suo carattere incline a ricomporre i contrasti.
Nell’estate del 1936 aveva accompagnato don Valentín, insieme a un gruppo dei musicisti della banda, per badare ai ragazzi durante la tradizionale vacanza al mare a Suances, nella comunità autonoma della Cantabria. La serenità di quel momento venne interrotta il 18 luglio, allo scoppio della guerra civile spagnola.
Don Valentín venne in seguito denunciato al Fronte Popolare e arrestato. Sei giovani vennero chiamati a deporre, ma Emilio e altri tre, il già citato Donato Rodríguez García, Germán García García e Zacarías Cuesta Campo, vollero accompagnarlo più da vicino. Tutti e cinque vennero quindi uccisi il 15 gennaio 1937 sul monte Tramalón, nei pressi di Suances. Emilio aveva 19 anni.
La causa di beatificazione e canonizzazione di quel sacerdote e dei suoi quattro giovani, ottenuto il nulla osta dalla Santa Sede il 21 agosto 1996, è stata aperta nella diocesi di Burgos il 30 settembre 1996 e conclusa il 18 marzo 1999. L’inchiesta diocesana ha ottenuto la convalida degli atti giuridici l’8 novembre dello stesso anno. La “Positio super martyrio” è stata consegnata a Roma nel 2003.
In seguito al congresso peculiare dei Consultori Teologi della Congregazione delle Cause dei Santi, l’8 novembre 2013, e della sessione dei cardinali e vescovi membri della stessa Congregazione, papa Francesco ha autorizzato, il 30 settembre 2015, la promulgazione del decreto che riconosceva ufficialmente il martirio di Zacarías e dei suoi quattro compagni.
Sono stati beatificati il 23 aprile 2016 nella cattedrale di Burgos, nella celebrazione presieduta dal cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, come inviato del Santo Padre. La loro memoria liturgica è stata fissata al 15 gennaio, giorno della loro nascita al Cielo.
Autore: Emilia Flocchini
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