Sia nel Calendario Romano generale sia nei calendari delle Chiese particolari e degli istituti religiosi, ricorre frequentemente la memoria della beata Vergine Maria. Sono numerosi nei Propri del rito romano i formulari di messe della Madonna; il loro oggetto, unico è identico, - l'opera di Dio in Maria santissima, compiuta in vista di Cristo e della Chiesa -, è celebrato sotto molti e vari aspetti. San Giovanni Paolo II promulgò il Messale della Beata Vergine Maria con formulari liturgici propri relativi ad alcuni titoli mariani. Riportiamo nella presente scheda l'introduzione alla Messa di "Maria Vergine madre della santa speranza".
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Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium, afferma che la beata Vergine «brilla ora sulla terra innanzi al peregrinante popolo di Dio, quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore» (cfr 2Pt 3,10) G 68. Queste parole si ritrovano quasi alla lettera nel Prefazio della messa della beata Vergine Maria assunta in cielo (cfr Messale Romano, Prefazio, 15 agosto). La Chiesa considerando la funzione della beata Vergine nella storia della salvezza, spesso la invoca «speranza nostra» (Compieta, Antifona finale della beata Vergine «Salve Regina»; Ufficio delle letture dell'8 dicembre) e «madre della speranza» (cfr Inno latino dell'Ufficio delle letture 21 novembre; cfr Sir 24, 24): si rallegra per la natività della beata Vergine Maria «che è stata speranza e aurora di salvezza per il mondo intero» (Orazione dopo la Comunione 8 settembre); meditando sulla sua maternità salvifica canta supplice: «Ave, speranza nostra, in te vinta è la morte, la schiavitù è redenta, ridonata la pace, aperto il paradiso» (Inno dei Primi Vespri del Comune della beata Vergine Maria); nel mistero della gloriosa Assunzione della Madre di Dio scorge come la speranza sicura della salvezza, che risplende dinanzi a tutti i fedeli attraverso le asprezze della vita (cfr Inno latino alle Lodi del 15 agosto). Il 9 luglio in alcune Chiese particolari si celebra la memoria liturgica della beata Vergine Maria madre della santa speranza, particolarmente nella Congregazione dei Passionisti, dal cui Proprio delle messe (Curia Generalizia CP, Roma 1974, pp. 21-22) sono stati tratti alcuni testi di questo formulario. In questa messa la Madre di Cristo è venerata: - perché alimentò continuamente la virtù della speranza nel corso della sua vita terrena; «ripose ogni fiducia» nel Signore (Prefazio) e «attese nella speranza e generò nella fede il Figlio dell'uomo, annunziato dai profeti» (Prefazio); - perché, assunta in cielo, è divenuta «la speranza dei fedeli» (Antifona d'ingresso); è l'«aiuto dei disperati» (Antifona d'ingresso) e assiste, ristora e consola tutti coloro che ricorrono a lei (cfr Colletta 1, Colletta 2, Antifona d'ingresso); - perché risplende dinanzi a tutti i figli di Adamo come «segno di sicura speranza e consolazione» (Prefazio, cfr Colletta 2), «finché splenda glorioso il giorno del Signore» (Prefazio).
Salve, Vergine Maria,
speranza dei fedeli, aiuto dei disperati,
rifugio di quanti si rivolgono a te.
Fonte:
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Messale della Beata Vergine Maria
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