† 4 gennaio (?) 1160
Nato in Inghilterra e trasferitosi in Francia, entrò nell’abbazia cistercense di Loroy nel 1129. Nel 1148, su richiesta del conte di Rethel, fondò un nuovo monastero a Élan, nella diocesi di Reims. Fu un esempio di umiltà e bontà per i suoi monaci, compiendo numerosi miracoli, tra cui quello di far cessare un incendio in un monastero benedettino che aveva rifiutato di ospitarlo. Morì il 4 gennaio 1160 e fu sepolto nell’abbazia di Élan, dove è venerato come santo.
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San Ruggero (o Roger), secondo una vita del XIII secolo, nacque in Inghilterra. Trasferitosi in Francia, entrò nell’abbazia cistercense di Loroy nella diocesi di Burges, fondata nel 1129 da Vulgrino, arcivescovo di Burges.
Nel 1148, su richiesta di Wither conte di Rethel, l’abate di Loroy mandò un gruppo di monaci sotto la direzione di Ruggero, a fondare un nuovo monastero in Élan, nella diocesi di Reims. Di quest’abbazia, chiusa nel 1791, viene tramandata quale data di fondazione l’1 agosto 1148.
Oggi il sito dell'abbazia di Élan comprende: il palazzo abbaziale del XVI secolo, la casa abbaziale del XVII secolo, al cui interno oggi si trovano l'ufficio del turismo e una mostra sulla abbazie cistercensi in Francia, nonché alcuni plastici dell'abbazia di Élan; la chiesa di Notre-Dame d'Élan, antica chiesa abbaziale rimaneggiata fra il XVIII e il XIX secolo; e, infine, la cappella di Saint-Roger. Immersa nel cuore della foresta di Élan, è sorta nel punto in cui si trovava una fonte dove scorre l’acqua dalle virtù miracolose grazie al santo fondatore dell'abbazia.
L’autore della Vita di Ruggero ci racconta che è stato un esempio di umiltà e bontà per tutti i suoi monaci e che ha compiuto, mentre era in vita, molti miracoli.
La tradizione ci riporta una vicenda leggendaria che riguarda il Beato Ruggero, che conferma il clima di rivalità esistente nel Duecento tra benedettini e cistercensi.
Si racconta che durante un viaggio Ruggero chiese ospitalità ad un priorato benedettino e i monaci gli offrirono una capanna sporca di fango e senza fuoco nella quale il Beato alloggiò per una notte.
Durante tutta la notte al freddo il Beato Ruggero trascorse tutta la notte cantando salmi.
Il giorno successivo, quando il Beato Ruggero stava per lasciare quella capanna poco accogliente, un incendio divampò nel monastero e il frate converso che l’accompagnava gli fece notare come il “fuoco non mancava in quella casa che a loro era sembrata glaciale”.
Si ritiene che il San Ruggero sia morto il 4 gennaio 1160, anche se alcuni indicano il 1159 quale anno della sua morte. Fu sepolto nell’abbazia d’Élan.
Il beato fu oggetto di culto e la sua tomba divenne una mèta assai frequentata dai pellegrini.
E’ tradizione che l’8 di settembre abbia luogo un pellegrinaggio presso i luoghi di San Ruggero.
La sua festa è fissata il 4 gennaio.
Autore: Mauro Bonato
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